Spettro del castello
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Realizzato da Jacopo del Sellaio nel 1450 (anche se si è in dubbio circa il vero autore in quanto vi sono strane incisioni sull'opera che lo farebbero ricondurre ad altri pittori) e conservato nella Sala di Ercole presso i Musei di Palazzo Vecchio, a Firenze, si tratta dell'opera artistica che, negli anni, ha fatto più discutere gli ufologi di tutto il globo.
Come si vede, dietro la Madonna, vi è uno strano oggetto scuro di grosse dimensioni che, apparantemente, sembrerebbe essere stato avvistato da un pastore e dal suo cane.
L'oggetto sarebbe di un grigio scuro, con una cupola sulla parte superiore del "disco" e numerosi fasci di luce che si irradiano da esso, forse il motivo per il quale il contadino si sta coprendo gli occhi... l'eccessiva luminosità.
Una cosa interessante da notare riguarda il fatto che, il cane, come successo altre volte in casi di avvistamenti di UFO, sembrerebbe abbaiare contro l'oggetto in quanto ritenuto una minaccia per sè stesso ed il suo padrone.
Invece, dalla parte sinistra della Madonna, si possono notare alcune stelle, una delle quali è la Stella della Natività.
La spiegazione teologica di quanto dipinto è che, lo strano oggetto ovale, altro non sarebbe che la rappresentazione dell'Annuncio ai pastori... nel Vangelo secondo Luca si legge: "C`erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l`angelo disse loro: Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore...".
Questo tipo di immagini è molto comune nei quadri che rimandano a fatti religiosi o che hanno diversi collegamenti con essi come, per esempio, "L'annuncio ai pastori" di Vincenzo Foppa nel quale quadro, in alto a destra, si nota la figura di un angelo che esce da una nube scura.
Alcuni credono si tratti dei racconti della Natività scritti nell'apocrifo Protovangelo di Giacomo e, guarda caso, in una parte del suddetto libro, troviamo una piccola descrizione di questa strana "nube": "«[19, 2] Si fermarono nel luogo dov'era la grotta, ed ecco una nuvola luminosa adombrava la grotta. E la levatrice esclamò: 'Oggi è stata magnificata la mia anima, perché i miei occhi hanno visto un prodigio meraviglioso: che è nata la salvezza per Israele'. E subito la nuvola si dissipò dalla grotta e apparve una grande luce nella grotta, tanto che i nostri occhi non la potevano sopportare...»".
Per quanto riguarda le tre luci, stelle o fiammelle, non si sa praticamente nulla se non che sono tratti facilmente riscontrabili in tanti altri dipinti raffiguranti la Madonna ma, in generale, cosa vi sia davvero rappresentato in questo quadro suscita ancora mistero e sgomento.
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