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Spaventapasseri vivente
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C'è una nebbia fitta e lui cammina sul fianco di una montagna in box neri. Dietro di lui ci sono altre persone che parlano e sono vestite con pesanti abiti invernali. Dicono che sopra la montagna vive un troll di neve che sa parlare.
Lui continua a muoversi per un altro po', poi si gira e dice loro che i troll non esistono e che non sanno parlare.
Allora una donna con gli occhi viola gli dice: allora perché tu parli?
Lui si guarda le mani e scopre che sono pelose e che ha le gambe arcuate e pelose.
La donna tira fuori uno specchio dal nulla e lui ci si specchia. È un troll delle nevi.
Le altre persone gli dicono di continuare a camminare.
Lui prosegue e alla fine arriva in cima alla montagna. La nebbia si dirada un poco e scorge un castello diroccato. Le sue mura sono parzialmente distrutte e c'è un ponte levatoio su cui si trova un troll delle nevi che si agita e batte il petto.
Lui pensa che sia un gorilla Albino, ma la donna con gli occhi viola lo spinge in avanti e gli dice che il castello è suo e che tocca a lui ripararlo con l'aiuto del troll.
Lui raggiunge il troll delle nevi e quello gli dice che ha fatto male a fare entrare le persone nel castello, ma soprattutto ad aiutare gli altri con i loro castelli.
Lui gli dice cosa vuole dire e il troll gli dice che alcune persone sono entrate per distruggerlo, dopo che lui le hai aiutate.
Lui ancora non capisce e il troll si batte i pugni sul petto, poi gli dice di seguirlo.
Lui lo segue all'interno e nota le pareti macchiate di sangue fino al soffitto. Sul pavimento c'è una scia di sangue che conduce in una grande sala. Lì c'è uno scheletro seduto sul trono che gli dice pochi, ma buoni. Poi cade a pezzi e la testa rotola sui gradini e si ferma davanti ai piedi di lui.
Lui la raccoglie e guarda le sue orbite in cui brilla la luce di una candela su un piattino.
Poi lui si trova seduto in metro mentre aspetta il treno. C'è tanta gente i cui visi sono nascosti nei capucci. Tutti indossano lunghe vesti nere e hanno una farfalla argentata disegnata sul petto. Lui cerca di guardare le loro facce, ma tutti gli girano le spalle.
Poi il treno arriva e la gente si accalca davanti alle porte con vociare concitato. Lui si alza e va verso di loro. Non sa dove lo porterà, ma sa che deve prenderlo.
Lui e le persone entrano nel treno. La sua fidanzata è seduta davanti a lui e gli sorride. Indossa solo la sua felpa bianca.
Lui le chiede dove porta il treno e lei gli dice alla prossima stazione.
Lui le domanda quale sarebbe?
E lei gli risponde: stazione morte.
Si sveglia parecchio turbato.
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0 replies since 3/10/2023, 13:51 31 views
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