Bambola indemoniata
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Cercavo un topic in cui parlare dei nostri sogni; ed ecco che mi trovo una intera sezione intera dedicata! 
Di sogni straordinari ne ho fatti tanti, tantissimi! Ma partirò dal raccontare i due più significativi, nonché recenti.
La mia psiche serbava, evidentemente, il ricordo di uno scambio di post avvenuto con Anita29, circa le nostre esperienze in attrazioni tema horror.
Mi trovavo in questo parco a tema, con, assieme a me, delle conoscenze a caso della mia vita: vecchi compagni delle superiori, ecc.
Il posto era praticamente uguale a un parco di Taranto; mi riferisco proprio alla disposizione dei sentieri, delle siepi e degli alberi: quindi immaginatevi questi sentieri stretti, delimitati da folte siepi basse, con pochi alberi dalle chiome fitte e rigogliose. L'unica differenza è che la mia versione onirica era tenuta in condizioni praticamente perfette e l'atmosfera aveva un che di fiabesco. In più, invece dei cancelli, tutt'attorno era delimitato da siepi imponenti, che si aprivano, solamente, per dare spazio ai sentieri, i cui punti d'inizio erano ignoti.
La peculiarità dell'itinerario proposto era che avveniva un po' a piedi, un po' "raccontato" attraverso le pagine di un libro. Dopo un po', mi sono trovato su di un battello, e ansioso di scoprire i segreti che in esso vi si celassero, ho afferrato tutte le pagine e mi sono voluto spoilerare la fine, scoprendo che a infestare fossero dei semplici fantocci, che comunque, a vederli, avrebbero comunque "fatto la loro parte".
Questa azione che compio sembra "rompere" l'itinerario, tanto che mi trovo al punto di prima, nel parco, da solo.
Dagli altoparlanti inizia a venir emessa una melodia conciliante, perfetta per pratiche quali la meditazione. Allo stesso tempo, una soave voce femminile avvisa i "gentili visitatori" di restare calmi, e di godersi l'imminente apparizione di entità spiritiche. Quei punti in cui i sentieri "confluivano" (non riesco a trovare un verbo migliore, scusate) nel parco attraverso i muri di siepi, iniziano a rilucere d'uno strano sfarfallio/bagliore.
Io inizio a girare per il parco, con una fo***ta paura addosso, ma anche desideroso di finalmente, vedere uno spirito. Forse, non vedevo l'ora di vederli per togliermi definitivamente il dubbio; o ero stanco di avere paura.
"Ma gli spiriti non possono esistere", mi dicevo; e infatti, continuavo a non vederne uno.
Giro e rigiro, e mi ritrovo in una zona del parco buia e sinistra, guardacaso, molto vicino all'entrata del parco: attraverso una grata, riesco a vedere gli altri visitatori che escono in preda alle risate di chi ha subito uno spavento. Niente di grave, eh: è come se stessero uscendo dal cinema dopo aver visto un film particolarmente spaventoso, nulla di più.
Io, invece, inizio ad avvertire qualcosa, nell'angolo più buio delle siepi vicino a me.
È una figura più nera del buio; nera come la pece, e riesco a distinguerne la fattezze femminili. Ringhia; emette versi strani; mi guarda con quel suo sguardo mefistofelico.
Ho una paura immensa; inizio a scappare; ma in qualche modo mi dico:
"ok, allora qualcosa esiste: ma perché scappare? È comunque uno spirito; non mi può fare niente:
io, pure, sono spirito; sono energia, e forse, sono anche più potente di lui "(o lei... quel che fosse)
Quindi mi fermo; e non solo lo affronto ma lo aggredisco a mia volta.
Ci oltrepassiamo a vicenda; o meglio, lui/lei mi oltrepassa. Vengo come investito da questa onda nera.
Ho paura, più di prima.
Di nuovo, ci fronteggiamo. Siamo due bestie; io e lui/lei. Siamo due demoni.
Ci oltrepassiamo, di nuovo. Ho ancora più paura. Sento che sto perdendo; che sto venendo sopraffatto. Non sono abbastanza potente; non come lui.
Finalmente mi rendo conto che c'è un motivo per cui da queste cose si scappa e basta, senza farsi domande.
Sono pericolose.
Eppure, nel fronteggiarmi, mi ci sono sentito particolarmente simile...
Perdo definitivamente lo scontro. Ho tanta, tanta paura. Troppa.
Piano apro gli occhi, e riacquisisco contatto con la realtà.
... Ma ho sempre più paura ...
Così sono costretto a districarmi anche dallo stato di dormiveglia.
Ogni qualvolta che, quella stessa notte, mi si riconcilia il sonno, riprendo ad aver paura.
Il secondo sogno, l'extra, è più piccolino, ma voglio raccontarvelo comunque:
è avvenuto alla vigilia della giornata dei Morti; avevo degli inseguitori alle calcagna, e per sfuggirvi, mi addentravo in quel che ho riconosciuto essere il mio subconscio: non avevo mai avuto modo di esplorarlo e in seguito addirittura ricordarlo!
Era un complesso cimiteriale che saliva lungo una collina alberata; e al culmine di essa, in un mausoleo, c'erano scheletri umani tenuti in piedi da appositi sostegni, e con indosso abiti rinascimentali prettamente femminili.
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