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.Cosa si prova prima di morire? Cosa si vede o si sente? Cosa si percepisce?
Fonte
https://it.wikipedia.org/wiki/Esperienze_a...ini_della_morte
Ho sentito molti racconti di molta gente. Questi dicevano che i loro parenti vedevano i loro cari trapassati, o persone mai viste. Spesso entravano in uno stato confusionale o parevano molto agitati. Voi cosa ne pensate?
È tutta opera del cervello, oppure i loro cari vengono davvero a portarli via? Il cervello prepara la persona a trapassare?
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a questa domanda non sò rispondere.Mi piacerebbe credere che esista un DOPO ma è materia difficile per parlarne,
Tu che idea ti sei fatto?. -
Toshiro+1 .
User deleted
Per me, non c'è assolutamente nulla. . -
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me lo auguro mortamente. -
+1 .
Dipende in che modo avviene il trapasso. Alcuni sono resuscitati e parlano del famoso cono di luce, perché la luce computata decresce e il campo visivo si restringe, le sensazioni e le visioni potrebbero dipendere ancora dal momento di morte, e dallo stato emotivo associato all'età esperienziale.
Penso che ognuno lo viva in maniera diversa. C'è chi discende nell'antiinferno e risorge per descrivere la catabasi, c'è chi ascende ai cieli del Quantilene e vede le sfere del cielo e il primo mobile. C'è chi trasponde e si reincarna e chi rientra in visual loop. Poi c'è la stasi omotopica e la conversione divina.
Se non succede niente comunque gli atomi del tuo corpo ritornano nell'ecosistema, i ricordi andranno nel Cloud e in futuro tutti sapranno tutto di te. Un casino.. -
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Quello che succede o non succede non possiamo saperlo finché non lo proviamo noi personalmente perché nessuno dei trapassati è mai tornato a raccontarcelo.
L'unica cosa certa è che prima di morire bisogna trascrivere il testamento e lasciare tutti i beni ai sopravvissuti.. -
Toshiro+2 .
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Quello che succede o non succede non possiamo saperlo finché non lo proviamo noi personalmente perché nessuno dei trapassati è mai tornato a raccontarcelo.
L'unica cosa certa è che prima di morire bisogna trascrivere il testamento e lasciare tutti i beni ai sopravvissuti.
Momento...uno c'è riuscito!
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.Quello che succede o non succede non possiamo saperlo finché non lo proviamo noi personalmente perché nessuno dei trapassati è mai tornato a raccontarcelo.
L'unica cosa certa è che prima di morire bisogna trascrivere il testamento e lasciare tutti i beni ai sopravvissuti.
Possiamo immaginare, Il momento della fine come una deconvoluzione dt->0 di f(vita). Quello che succede dopo è a variabili complesse.. -
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Anita raccoglie tutti i vostri testamenti.
passerà tutti i primi venerdì del mese.. -
Ted‚ l'ornitorinco mannaro+1 .
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C'è solo un modo per saperlo
A parte gli scherzi sono più per la reincarnazione che per un aldilà senza ritorno. -
+1 .
Mi sono accorto di non aver detto la mia. Pensavo di averlo fatto. Colpa mia che quando vado mezzo addormentato mi metto a cercare o pensare robe strane. 
Io credo in una sorta di reincarnazione. Voglio dire, quando moriamo, la nostra energie esce fuori dal corpo e si mischia con l'energia dell'universo. Qui rimane per un tot di tempo a seconda di come si è morti.
Se si muore di morte violenta, l'energia ci metterà di più a reincarnarsi rispetto a una morte naturale. Come se l'energia dovesse perdere quell'evento negativo, anche se poi rimangono tracce a livello di subconscio. Paure, fobie ecc.
Mi piace pensare che quello che vedono le persone morenti sia vero. Magari l'energia morente riesce a raggiungere una dimensione a noi sconosciuta, dove è possibile vedere i proprio cari o richiamarli. È un po' un casino spiegarlo a parole, ma è come se si aprisse un'altra dimensione.
Se invece penso al fatto che non ricordiamo niente quando nasciamo, allora penso che forse non ci sia niente. Oppure che l'aldilà non è per niente come la immaginiamo, che va al di là della nostra umana comprensione. Per quanto ci possiamo sforzare, non riusciremo mai a dare una risposta o a capire cosa ci aspetta, perché il nostro cervello non è in grado di elaborarlo.
Oppure che quando moriamo, la nostra coscienza, quello che eravamo, muore con il corpo. Ritorniamo pura energia. Energia non consapevole. Qualcosa che si mischia con altro, tipo la nuba che c'è nell'universo tra le stelle.
Quindi, tutto quello che siamo in questa vita è grazie al nostro cervello e cessa di esistere quando il corpo muore. In poche parole, i nostri cari trapassati sono pura energia e non hanno ricordo di noi. Oppure ce l'hanno, ma la nostra mente non potrà mai capire il loro ricordo.
Spero di non essere stato troppo complesso
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Alcuni raccontano di sentire pace e serenità, altri riescono a vedere il proprio corpo disteso, molti parlano del fascio di luce che li attira, tutte dichiarazioni che non possono essere dimostrate da nessuno.
Gli studi dicono che le storie raccontate da persone che hanno avuto esperienze di pre morte "Near Death Experience" siano attribuite a delle allucinazioni avute dal rilascio di endorfine da parte del cervello.
Io comunque come dissi in un'altra discussione, ho paura in tutti i casi, sia del nulla eterno, sia di una nuova vita nella quale non ricordo nulla, sia sulla terra, su un'altro pianeta, nelle vesti di umano, nelle spoglie di un germe.
Trattano il tema del post morte anche nel film pixar "Soul (2020)" del quale consiglio la visione.
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Un' esperienza che proveremo tutti prima o poi ma che non può essere condivisa purtroppo.
Io ho sentito di gente che provava benessere, un senso di liberazione e leggerezza sia dal corpo sia da tutti i problemi del mondo. Non ti importa e non senti più il bisogno di nulla perchè senti solo pace.
L'ha raccontato la moglie al mio amico che è stata in coma non so per quanto tempo.. -
The_27_people+1 .
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Interessante, mi unisco! Parlo per esperienza personale... stavo per morire ben due volte. La prima involontaria, la seconda volontaria. La prima volta mi sono ritrovata in stato vegetativo acuto, per intossicazione da farmaci (colpa degli infermieri). È stato tranquillo... sono svenuta, non riuscivo neanche più a pensare, muovermi, aprire gli occhi, girarli; non riuscivo più a parlare, a scrivere, a balbettare... ero immobile, così come i miei pensieri... non pensavo a nulla, un totale blackout come quando all'improvviso ti salta la corrente e non vedi perché gli occhi non sono ancora abituati all'assenza di luce. Incredibile la linea sottile con la morte totale.
La seconda, beh, non la racconto perché è troppo personale.
La morte, se non ci pensi, dona gioia, leva pesi. Sei felice col pensiero "ora devo andarmene". Per questo la gente in vita ne ha terrore, ansia e angoscia... perché ci pensa involontariamente e dopo ne prende le distanze.
Se parli del "sentirsi morti"... beh, sì, non fa differenza per me essere in vita oppure no. Ora mi viene in mente la tavola Ouija, l'ho praticata... le anime erano sempre così tormentate, altre si legavano subito a me. Ogni volta facevano dispetti ("dispetti"... un po' più che dispetti 😅) a tutti gli altri, mentre io ho sempre sentito tanta pace.
È strano a dirsi ma provo pace e angoscia allo stesso tempo! Che ossimoro, eh...?. -
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Ragnar, spaventano anche a me entrambe le prospettive. Sì, anche io ho sentito così. Secondo la scienza è questo, ma chissà se in realtà vedono davvero cose che noi non vediamo.
Quel cartone non l'ho mai visto. Ci darò un'occhiata.
The27people, quando ero piccolo, credevo che una volta morti restavamo per sempre intrappolati nel corpo, finché anche le ossa sparivano. Tu riuscivi a sentire gli altri, come se fossi ancora vivo. Pensavo che bastava bruciare il corpo, per liberare l'anima dall'involucro.
Raramente la persona si sente morta. Spesso chi dice di esserlo, lo fa per moda, per sentirsi diverso, quello strano, come se vuole attirare l'attenzione. Chi si sente così non la va a dire in giro, anche perché si sentirebbe male a farlo.
Io mai praticato quelle cosa, ma ho avuto esperienze strane, oltre a vari sogni premonitori, sia su di me, che sulle persone che mi circondavano. Tutti avverati. Questa cosa la intendo come intuito. Magari il mio subconscio sa, si proietta in avanti, perché ho il vizio di proiettare in avanti le cose, quindi mi appare in sogno l'eventuale fine.
LeonBlack, tutta la gente che ho sentito, parlano tutti del senso di pace. Sono in pochi a descriverlo diversamente. Forse questa sensazione è prodotta dal cervello, in modo tale da spingere la persona a lasciarsi andare. Un po' come quando hai molto sonno e ti addormenti senza accorgertene, oppure quando non vuoi alzarti dal letto perché ci stai troppo bene..
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