Finalmente, dopo anni, lo rivedo, e finalmente mi ascolto pure le voci inglesi originali. Già alla prima visione, quando il mio Amore per l'Horror e per il Cinema (e non solo) era più superficiale di oggi ma già avevo alcune Idee già 'fisse' in testa, lo avevo adorato per il modo in cui riusciva a fondere e alternare Horror Splatter e Comicità quasi grottesca inserendo pure delle parentesi drammatiche, senza però scadere mai nel pasticcio confuso e indigesto né provocando 'sbalzi' umorali tra una scena e l'altra. Con occhi più 'maturi' questo apprezzamento non solo non si è indebolito (notando, che ne so, difetti o punti deboli) ma, anzi, si è rafforzato: probabilmente già all'epoca avevo ammirato i piani sequenza di Shaun che, uscendo di casa, si dirige al market (scelta che troviamo sia prima che dopo l'Apocalisse Zombie, e nel secondo caso la mdp segue senza stacchi il Protagonista anche nel ritorno a casa), e sicuramente avevo gustato il montaggio in cui si mostravano i 'piani' di fuga e salvataggio, così come ricordo bene di aver adorato e serbato a lungo il ricordo di molte altre scene Cult del Film (l'imitazione degli zombie, l'incontro speculare tra il gruppo di Shaun e quello di una sua amica incontrata per caso 3 volte in tutto il Film, nel Preludio, nel Centro e nel Finale della narrazione), lo zapping 'blobbistico' dei canali televisivi, il pestaggio dello zombie al ritmo di "Don't Stop Me Now" dei Queen o l'Epilogo). Però ora ho notato con maggiore consapevolezza come "Shaun of the Dead", omaggiando scherzosamente i codici dello Zombie Movie inventati da Romero (tra l'altro viene citato pure Fulci, nel nome del ristorante in cui Shaun tenta di prenotare la cena con Liz), riprenda anche lo Spirito Politico e Critico di Romero, anche se la Metafora qui si sviluppa in un tono smaccatamente Satirico: il Montaggio che apre il Film, infatti, mostra come le persone siano già simili agli zombie per le movenze ripetute e l'assenza di motivazione che si legge negli occhi, e lo stesso Shaun entra in scena camminando come uno zombie e lanciando uno sbadiglio ironicamente simile al verso dei non-morti. E nel finale, alla televisione (e la critica ai media e, soprattutto, ai telespettatori medi che si sorbiscono i media, per quanto ironica e 'affettuosa', è presente), vediamo come gli zombie vengano inglobati dal sistema capitalistico diventando di fatto degli schiavi (come accadrà anche in "Survival of the Dead" di Romero), degli oggetti di divertimento (come accadrà anche in "Land of the Dead", sempre di Romero e con cammeo zombiesco proprio degli sceneggiatori di "Shaun", ovvero il Regista Wright e l'Attore Pegg) o animali da compagnia. Insomma, già solo dalla carica Sociale del Film si capisce benissimo perché "Shaun of the Dead" sia un (credo assai raro) esempio di Zombie Movie (contemporaneo) adorato da Romero in persona, spingendolo forse a riprendere in mano la sua Filmografia Zombiesca (con i capitoli "Land", "Diary" e "Survival of the Dead") e contestare invece la deriva estremamente commerciale e spogliata da qualsiasi spirito di Contestazione (per non parlare di Sovversione), attaccando in particolare la serie tv "The Walking Dead" (che pure io, personalmente, non disprezzo ma che, ora come ora, nemmeno posso dire di adorare con tutto il cuore né di seguire con passione).
Comunque, il Film di Wright (e Pegg) è un Esempio di Horror Comedy di altissimo livello, proponendo uno Stile Registico attentamente curato specialmente nei Suoni e nel Montaggio, il quale in diversi punti richiama lo Stile ellittico (con brevi zoomate ravvicinate) di un Caposaldo dell'Horror Comedy quale è la Saga di "Evil Dead" (in particolar modo il "II" e "Army of Darkness")... E non credo sia un caso che il Protagonista, Shaun, sia anche lui un non-eroe anzi, uno sfigatello che, approfittando di un Evento Apocalittico, si improvvisa eroe dimostrando ottime capacità di sopravvivenza e guadagnandosi pure una grande dose di carisma, pur restando però sempre un mezzo imbecille a cui piace cazzeggiare... Proprio come Ash!
È "Shaun of the Dead" quindi un Capolavoro dell'Horror Comedy contemporaneo? Neppure dopo una seconda visione (almeno non a così breve distanza) sono sicuro di avere il coraggio di definirlo in questo modo, ma sicuramente è un'Opera d'Arte Cinematografica che merita di essere venerata come un Cult per questo XXI secolo.