Il bosco

Gicci notturno.

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  1. Gicci
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    Non so come io sia arrivato li, un attimo prima ero nel mio letto caldo, sotto il piumone e fuori c'era una tormenta di neve; poi all'improvviso ero li, in quel bosco buio, freddo e innevato; ero li ed ero solo.

    "Ma certo" pensai, "se poco fa ero a letto, questo è decisamente un sogno". Parole uscite dalla mia bocca solo per allontanare la realtà dalla mia mente; se quello era un sogno, era terribilmente vivido. Potevo quasi sentire il freddo bruciarmi, il buio opprimermi, la solitudine dilaniarmi. Non si sentivano molti rumori; la neve che cadeva leggera sul manto bianco già creatosi, i miei passi, confusi e pesanti e in lontananza.. si in lontananza si sentiva un corvo gracchiare ad intervalli regolari. Tutto sembrava quasi maestoso ma ero ignaro che dietro a quella apparente calma si annidava il mio subconscio pronto a tendermi un imboscata con una violenza
    tanto inaudita quanto solo la mente di un uomo in cerca di redenzione può permettersi. Non era tempo di fermarsi, quel bosco era quasi familiare, certo, quella strada nella selva potevo averla vista mille volte, ma no, non era solo lei, si mischiava ad altro; Alti e frondosi pini densissimi, ma nonostante ciò la neve cadeva.. non poteva che essere un sogno.

    Continuai a camminare stando costantemente coi sensi all'erta, nulla poteva cogliermi alla sprovvista, certo, questo pensavo, quando davanti a me vidi ciò che mai avrei pensato di vedere: una persona.
    Inizialmente fui interdetto, ma mi accorsi subito che qualcosa non andava perchè non era da sola, aveva accanto a se un animale, un cane, il mio cane.

    Mi avvicinai, non ricordo il viso della persona ma era una ragazza, lunghi capelli scuri, non saprei dire il motivo ma mi sentivo bene, chiamatela energia positiva, reminiscenza, non mi interessa; io stavo bene li.
    Mi avvicinai al cane, per guardarlo meglio; si era decisamente il mio cane ma non l'avevo mai visto cosi. Peggy, si chiama, sapete, il classico pastore incrociato con un lupo, è simpatica e un po' grassa ma li era diversa, mi guardava come un cane guarda il suo padrone ma la vedevo attenta, forte e prestante, come se fosse stata li per difendermi e avesse avuto il desiderio di farlo fino alla fine. Le orecchie dritte, i denti lunghi e il manto del lupo.

    Stava li, accanto alla ragazza e mi guardava quando quest'ultima mi tese la mano, voleva chiaramente che le camminassi accanto in quel bosco buio, quasi come se avesse paura. Non ricordo di averci pensato molto ad afferrarle la mano.. beh a dire il vero non importa la mia prontezza in quel frangente, sta di fatto che poco
    dopo camminavamo nel bosco, pronti a tutto.

    Camminammo per molto tempo, fino ad arrivare ad una curva del tracciato sterrato, curva che ancora adesso, raccontando, mi sembra famigliare. Qualcosa non andava però, si sentiva un rumore provenire da dietro l'angolo, il rumore era chiaro, un verso di un grosso animale e si riusciva benissimo a capire di quale bestia si trattasse. Tirai fuori tutto il mio coraggio e dissi alla ragazza di stare li ferma mentre andavo a controllare.
    Girai l'angolo ed eccolo li, davanti a me, un enorme cinghiale, furioso e nero come un ombra. Il cinghiale mi vide e mi caricò; mi colpi in pieno tronco, se ci penso posso ancora sentire quel dolore atroce. Mi colpì e in un attimo mi ritrovai a fissare il terreno bianco macchiarsi di cremisi a causa del sangue che mi usciva dalla bocca. Era un dolore forte e intenso che già anticipava la morte che sapevo sarebbe giunta. Fu in quel momento che mi girai e la vidi, la ragazza di prima era li in piedi a fissarmi. Le urlai di scappare e di andare a chiamare i miei genitori per aiutarmi, non so perchè loro e non le forze dell'ordine.
    La ragazza non si mosse di un millimetro, rimase li a guardarmi. Non aveva senso che non si muovesse, ma quello che successe dopo.. ancora faccio fatica a spiegarmelo, infatti la salvezza non arrivò su due gambe ma su quattro zampe. Il mio cane, proprio il mio cane, saltò e si mise di fianco a me, che ormai giacevo a terra e iniziò
    a ringhiare contro il cinghiale, non sembrava neanche essere lei. Avevo paura, non aveva speranze, volevo scappasse; cercai invano di allontanarla, le forze ormai venivano
    a meno.
    Ad un tratto, però, mi resi conto che non era sola, dopo di lei arrivarono dei lupi. Me li ricordo come se li avessi davanti, erano tanti, i classici lupi dell'appennino emiliano: marroncini e tendenti al rossastro con qua e la un po' di grigio. Beh questi lupi si avvicinarono al mio cane e tutti si misero a ringhiare contro la bestia.
    Funzionava! Il cinghiale si stava allontanando, quando all'improvviso arrivò un altro lupo, non era come gli altri, era bianco come la neve e aveva due occhi azzurri brillantissimi.
    Il suo arrivo corrispose con la fuga definitiva del cinghiale che non si fece vedere di nuovo. Ero felice, ma la felicità durò poco, io stavo morendo.
    Ricordo ancora, potevo quasi sentire il freddo bruciarmi, non sapevo se sarei morto per emorragia interna o per assideramento, forse non avrei dovuto pensarci ma in quel momento arrivò il mio cane sdraiandosi al mio fianco mentre i lupi si accucciavano sulle mie gambe e le mie braccia per tenermi al caldo; solo quello bianco non lo fece anzi, fece ben altro; Si avvicinò a me, mi salì sul petto e mi fissò dritto negli occhi, quegli occhi azzurri. Cavoli, mi scrutava e sembrava quasi arrivare alla mia anima, sembrava quasi che mi conoscesse, come se non fosse poi tanto diverso da me.. fu a quel punto che mi svegliai.
    Ero nel letto, le coperte finite chissà dove sul pavimento; le gambe e le braccia intorpidite. Mi ributtai sul letto, "Che incubo, fortunatamente è finito" pensai, ma si trattava davvero di un incubo? magari era un sogno o magari la mia mente stava cercando di dirmi qualcosa. Non so se ci sia una risposta, ma una cosa è certa, ancora penso a quel bosco, a quel cinghiale, a quella ragazza e a quel lupo. Quindi la vera domanda è: può un sogno segnare profondamente la vita di una persona?
     
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  2. NadiaColette
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    La neve è un elemento di cui non puoi farne a meno eh? Anche il cane lupo. Strano questo incubo :x_x:
     
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    CITAZIONE (Gicci @ 8/9/2016, 17:55) 
    può un sogno segnare profondamente la vita di una persona?

    Un sogno particolare come questo potrebbe anche segnarla, ma non necessariamente in negativo...d'altronde il materiale dei sogni è preso dal nostro quotidiano (pensieri, visioni, a volte del tutto inconsci) ed è poi trasformato dal nostro cervello, per cui ciò che uno sogna può essere riferito ad elementi del nostro inconscio che si presentano sotto altre vesti, simboli ecc. Per una perfetta analisi ed interpretazione ci vorrebbe S. Freud ma è da tempo passato a miglior vita XD
    Io comunque piuttosto che incubo lo definirei un sogno inquietante, ma allo stesso tempo interessante...:)
     
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  4. HarryHorror
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    Io credo nei sogni, penso che nascondano un significato profondo e misterioso.
    Penso che l'esame razionale del sogno a volte non sia sempre quello giusto, ma che l'analisi debba essere effettuata anche emotivamente da chi riceva il sogno: solo lui può trovarvi un significato, una verità, dal passato o che a volte si manifesterà nei giorni a venire.
     
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3 replies since 8/9/2016, 16:55   43 views
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