Pet Sematary - Cimitero Vivente

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    Orrore da Paura

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    Titolo: Pet Sematary [Cimitero vivente]
    Regia: Mary Lambert
    Paese di produzione: USA
    Anno: 1989
    Cast: Diale Midkiff, Fred Gwynne, Denise Crosby, Brad Greenquist, Michael Lombard, Miko Hughes, Blaze Berdahl, Susan Blommaert, Mara Clark, Stephen King


    Trama


    Louis Creed, assunto come medico in una scuola di Ludlow nel Maine, si trasferisce con tutta la sua famiglia, composta dalla moglie Rachel, la figlia Ellie e il figlioletto Gage, nel paesino. La famiglia stringerà subito amicizia con Jud, anziano vicino di casa, il quale li metterà in guardia dalla pericolosità della strada adiacente, trafficata a tutte le ore da camion e autocisterne, e li mostrerà il 'pet sematary' (cimitero per animali domestici). La morte di un ragazzo nella scuola dove lavora inizierà a rivelare a Louis il potere che si nasconde oltre il cimitero...


    Trailer



    Recensione


    Tragedia Horror tratta da King.

    Mary Lambert non mette in scena un Capolavoro come "Carrie" o "The Shining" , ma riesce a mantenere una Personalità Registica indipendente quanto basta dall'ingombrante ombra (qui 'incarnata' in un cammeo da prete) del celeberrimo Scrittore del Maine (il quale, dopo l'Opera Kubrickiana, ha tenuto molto stretta la sua mano sulle trasposizioni dei suoi libri, a discapito della Libertà Artistica dei vari Registi). Il protagonista non è il solito scrittore (auto)ritratto di King e questo contribuisce certamente a differenziare lo Spirito del Film in questione dal resto della Filmografia 'Kinghiana', ma è l'Ottica squisitamente Femminile della Messa in scena a rendere "Pet Sematary" un'Opera Cinematografica autonoma, nonostante come sempre si avvertano molto anche i gusti e gli stilemi kinghiani (ma del resto pure Cronenberg e Carpenter, rispettivamente con "The Dead Zone" e "Christine", han dovuto affiancare il proprio Stile e la propria Sensibilità Artistica a quella di King). La Follia del Protagonista è inspiegabile, criptica anche se 'giustificata' dal Dolore perché, come si dice nel Film, "Any woman who knows anything will tell you she's never seen into a man's heart" ('Ogni donna che sa qualcosa ti dirà che non ha mai visto dentro il cuore di un uomo': noi uomini, invece, abbiamo spesso la pretesa di riuscire a decifrare la mente delle donne, degli altri uomini e in generale di tutti/e e tutto). Per come la vedo io, la Sofferenza per la perdita del figlio è, inconsciamente, una scusa che l'uomo adotta per nascondere a sé stesso la propria smania di potere sfidando Dio/le Divinità/la Natura/il Demiurgo/eccetera per violare il Mistero della Vita e,soprattutto della Morte, come nel Classico Immortale "Frankenstein" (anch'esso narrato da una Donna). Il Gusto Tragico si avverte nei topoi (qualche malelingua e/o ignorante potrebbe definirli cliché) dell'Avvertimento, terreno (Jud) e ultra-terreno (il Fantasma), inascoltato, del Dramma della Perdita e dell'Auto-Distruzione da parte del Protagonista. Il Finale è semi-aperto, ma all'Orrore: non c'è Speranza, perché essa è stata buttata via in favore di una falsa illusione. La Volontà innocente (e, per certi versi, 'fideistica') di credere da parte di Ellie nella possibilità di ritorno del fratellino viene trasformata o, meglio, deformata da Louis in Delirio: l'Incertezza della bambina lascia aperta la porta della Speranza, mentre la Certezza (nella finzione del Film fondata sui fatti concreti, ma a me interessa valutare la Certezza in quanto tale) da parte dell'adulto precipita tutto in un baratro di Delirio che, come il Fanatismo, porta solo alla Rovina di sé e dei propri cari.

    La Regia della Lambert è solida, 'classica', ma come ho già anticipato precedentemente non scade in una direzione 'di mestiere' inquadrata servilmente ai dettami di King (come accade invece con Garris), e l'Autrice propone diverse soluzioni Cinematografiche di Grande Interesse: il passaggio dai titoli di testa al camion che sfreccia (ripreso da sotto) introduce con Gusto il Tema della Strada Assassina (l'opera dell'umanità che uccide la Natura, incluso sé stesso), le scene oniriche sono di Fortissimo Impatto Orrorifico nell'uso delle luci e nella scelta delle inquadrature (in particolare la premonizione di Rachel), i flahback sono inseriti nel Film con intelligenza e non come 'inserti obbligati' (quello in cui Jud racconta del cimitero indiano poi si integra così bene con la linea narrativa principale tanto da svelare la propria natura dopo un bel po' di secondi) l'approssimarsi della Prima Tragedia (la morte di Gage, il figlioletto di Louis) è costruito tenendo la Tensione a Livelli Altissimi e le successive sequenze colpiscono nell'intimo lo spettatore (o la spettatrice) portando alla commozione senza usare trucchetti melodrammatici ma puntando sulla rapidità spiazzante degli avvenimenti (come la 'rissa' al funerale tra il protagonista e il suocero). Il Finale poi chiude splendidamente la Pellicola con un Gusto Macabro che il (più o meno consapevole) maschilista medio troverebbe impossibile per una donna (stereotipamente associata a filmetti sentimentali smielati, ma la realtà smentisce decisamente 'ste stronzate reazionarie) restando nel contempo meravigliosamente Tragico: ma chiunque conosca un po' la Letteratura saprà che le Tragedie, dall'Antica Grecia a Shakespeare e oltre, propongono diverse scene dall'Atmosfera decisamente (pre)Horror.
    Il cast è piuttosto buono e, soprattutto, ben diretto (anche se il protagonista ogni tanto pare un po' imbambolato, ma forse sono io che mi affeziono poco ai protagonisti non sovversivi), le scenografie sono in linea col Gusto Horror della Regista e le musiche coinvolgono. Menzione d'onore per la canzone omonima finale dei Ramones.

    Non un Capolavoro (come ho detto, King è troppo ingombrante per lasciare completamente libera la Creatività di chi sta alla Regia delle sue trasposizioni), ma la Lambert firma un Horror di Grande Qualità che sfata il pregiudizio idiota dell'Horror come genere 'macho'.

    Edited by EdTodesking - 2/11/2017, 14:27
     
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    Per chi fosse interessato/a può leggersi la recensione che ho appena inserito nella scheda. Chi non lo fosse (interessato/a), può non leggersela. Sta di fatto che ora c'è. :B):

    Edited by EdTodesking - 2/11/2017, 14:28
     
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    Stephen King, il film di Pet Sematary si farà

    pet-sematary

    Il 2017 è davvero l’anno di Stephen King, una specie di “rinascimento”: da IT alla Torre Nera, da La Nebbia a Il Gioco di Gerald, sono davvero tante le opere del Re dell’Horror che sono tornate sul piccolo e grande schermo. Certo, alcuni adattamenti non hanno funzionato granché, ma il ritrovato amore tra King e il mondo del cinema è una buona notizia, le sue storie hanno sempre regalato grandi soddisfazioni.

    Ora è il turno di Pet Sematary, uno dei suoi romanzi più popolari, che verrà adattato per il cinema da Kevin Kolsch (il regista di Starry Eyes) e prodotto da Paramount. Protagonista della storia è la famiglia Creed, che si ritrova al centro di una serie di eventi spaventosi dopo essersi trasferita nel Maine, in una grande casa bianca costruita vicino al cimitero degli animali

    Non è la prima volta che Pet Sematary viene adattato: nel 1989 Mary Lambert firmò la regia del film sceneggiato dallo stesso King. Dopo gli ottimi risultati al botteghino è arrivato anche un sequel con Edward Furlong e Anthony Edwards, ma non è riuscito a ripetere il successo del primo capitolo.

    FONTE: rollingstone.it

    D.C.

     
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    Il vecchio film forse non era un capolavoro ma a me piaceva molto, l'ho visto diverse volte, sia da più piccolo che di recente e ammetto che la scena di Zelda ancora oggi mi rimane abbastanza spaventosa, anche dopo l'ennesima visione.

    Comunque non so se prenderla bene o male questa notizia di un remake, forse mi schiarirò le idee dopo aver visto IT, prima voglio vedere cos'hanno combinato con quello.
     
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    Abominio degli abissi

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    L'originalità è smarrita, i rifacimenti stanno prendendo oramai una piega sostenuta ed incontrollabile, tutto ciò è tremendamente triste. Pet Semetary mi convinse abbastanza bene, escluso il sequel, il bisogno di un remake non lo necessito affatto.

    D.C.

     
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    Demone Incantatore

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    Evviva un altro remake.
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    Svanirò alla luce del mattino; non ero altro che un'invenzione dell'oscurità.

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    Uno dei miei film horror preferiti, tratto dall'omonimo libro di King (lo scrittore compare anche in un cameo nella scena del funerale).
    Di questa pellicola mi piace tutto, l'ambientazione, l'interpretazione, le inquadrature e soprattutto che sia un film libero da buonismi come avviene in molti horror odierni.
    Gli anni 80' sono stati una delle epoche d'oro del genere e questa pellicola a mio avviso è una delle meglio realizzate.
     
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    Azathoth - il Dio Sultano

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    Del remake non so nulla, se l'hanno fatto o no, l'originale è un bel film dai ricordi vaghi che ho, fedele al libro.
     
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    Demone Incantatore

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    Patricia nel Multiverso

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    bellino anche il remake di cui ho comprato un bellissimo bluray

    ricordo però quando uscì il bluray del primo film di aver giuggiolatoooooo tantoooooo
     
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8 replies since 10/4/2016, 16:55   177 views
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