Recensione: Opera

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  1. John Carpenter
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    opera

    TITOLO: Opera
    REGIA: Dario Argento
    SCENEGGIATURA: Dario Argento
    ANNO: 1987
    DURATA: 107'

    CAST:
    Cristina Marsillach: Betty
    Ian Charleson: Marc
    Urbano Barberini: Commissario Alan Santini
    Daria Nicolodi: Mira
    Coralina Cataldi Tassoni: Giulia
    Antonella Vitale: Marion
    William McNamara: Stefano
    Barbara Cupisti: Signora Albertini
    Antonino Juorio: Baldini
    Francesca Cassola: Alma


    TRAMA:
    “Opera” racconta la storia di una ragazza, Betty, una giovane cantante lirica, chiamata per sostituire la famosa Mara Cecova, vittima di un incidente.
    Betty non è molto sicura di se, ma le cose sembrano andare per il meglio, al suo debutto riceve molti applausi, e i suoi primissimi ammiratori cominciano a farsi vivi.
    Ma l’incubo è in agguato, infatti, la sera stessa, mentre il suo fidanzato è nella stanza accanto a prepararle un tè, un misterioso individuo con un cappuccio nero, la imbavaglia e la lega fortemente in una colonna. Betty purtroppo, è costretta a guardare l’omicidio del suo amante, perché una fila di spilli messa dall’assassino sotto gli occhi, le impedirà di chiuderli e così inizierà per lei una terribile vicenda, e intanto gli omicidi cresceranno sempre di più, sempre intorno a lei.


    RECENSIONE:
    Dario Argento dopo lo splendido “Phenomena” ritornò al thriller con “Opera”, che visivamente è il suo film più riuscito.

    Infatti il regista è poco interessato alla trama, ma pone di più l’attenzione sul lato tecnico del film: le soggettive dell’assassino si inseguono l’una all’altra, la soggettiva di un corvo in volo, che roteando sul pubblico cerca l’omicida, piani sequenza, virtuosismi, Argento ci precipita nella mente dell’assassino, ci mostra perfino il suo cervello con i suoi ricordi, perfino il pulsare della sua vena, ci rende partecipi dentro lo spioncino di un portone, in una meravigliosa sequenza in slow-motion, dove un proiettile perfora l’occhio di chi osserva, e molto altro.

    Insomma “Opera” è un film tecnicamente perfetto, un capolavoro di regia e fotografia. Ottime anche le colonne sonore, forse più sfruttare le liriche di Verdi, che le tipiche melodie dei Goblin, comunque perfette e calzate a pennello, e un plauso agli effetti speciali e sonori di Stivaletti, creatore di corvi meccanici, e delle ferite sempre molto realistiche. Memorabile l’omicidio della sarta Giulia, dove vediamo solo il dattaglio delle forbici che perforano il petto, con un sonoro veramente allucinante.

    Buonissime anche le prove degli attori: Cristina Marsillach nel ruolo della protagonista insicura Betty e di Daria Nicolodi nei panni della sua amica Mira. Mediocre, invece, la prova di Urbano Barberini, nel ruolo del commissario e un po’ pallida l’interpretazione di Ian Charleson, il regista Marc.

    Forse un po’ tirato per le lunghe nel finale, dove Argento pone l’accento di più sull’azione, invece che sulla suspence, comunque notevole.

    Consigliato esclusivamente ai fan del genere, e anche agli amanti dello splatter: infatti “Opera” resta a detta di molti come il film di Argento più brutale e sanguinolento insieme a “Tenebre”.

    Voto: 8

    Edited by HarryHorror - 18/9/2016, 13:05
     
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  2. gidan 89
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    manco a dirlo lo stanno dando su Canale 9 in queste notti ... non sono riuscito a vederlo tutto però mi sono fatto già un'idea del film :

    - sceneggiatura assurda , dialoghi che se la possono giocare col Cartaio

    dai per esempio quando muore il ragazzo biondo , lei se ne va senza subire più di tanto , poi la passa a prendere una macchina ed iniziano a parlare come se nulla fosse successo . Bah. Ed io so perchè.....perchè la sceneggiatura l'ha scritta assieme a quel Ferrini che segnerà la sua rovina.


    - dal punto di vista della regia è semplicemente sublime , forse il migliore di Argento

    per esempio la soggettiva del corvo è stupendamente bella ... neanche De Palma è mai arrivato a tanto
     
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  3. gidan 89
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    ok l'ho visto tutto . Questo film ha la sceneggiatura più ridicola che io abbia mai visto .... peggio di quella del Cartaio , molto peggio . La regia è sublime anche se non sempre ci azzecca ( per esempio quando il killer pensa e si vede quel cervelletto mi lascia un pò di stucco) . Ma la sceneggiatura .... sinceramente non so come si faccia a poter scrivere un film del genere .... secondo me stavano fumati .
     
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    È uno dei film di Argento che mi piace di più. Le riprese sono bellissime, la trama non è male, lo svolgimento in alcune parti è noioso.
    Le riprese di alcune scene creano quel pathos e inquietudine che raramente ho visto in altri film, per non parlare delle musiche.
     
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3 replies since 21/6/2007, 00:35   489 views
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