Svanirò alla luce del mattino; non ero altro che un'invenzione dell'oscurità.
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Capitolo 1
La spedizione
Registrazione 26/04/2019 ore 13:27.
Inizia oggi la mia ricerca per conto dell'università di Bologna, facoltà di scienze naturali, l'obiettivo è raccogliere il maggior numero di informazioni sul “Phalangher orientalis”, marsupiale arboricolo notturno,
comunemente chiamato “Cusco settentrionale”, per fare ciò mi sono recato sull'isola di Guadalcanal facente parte dell'arcipelago delle Isole Salomone. Domani all'alba partirò accompagnato da una guida locale alla volta del monte Popomanaseu, lì piazzeremo la strumentazione a circa 1000 metri, il Cusco infatti raramente supera tale quota, il campo base sarà ai piedi del monte, in un villaggio rurale. Registrerò su cassetta solo gli sviluppi più importanti della spedizione, le osservazioni specifiche invece saranno da me trascritte e inviate via mail al Capo Dipartimento.
Registrazione 27/04/2019 ore 18:33.
Come previsto siamo partiti all'alba dal campo base con una guida locale e la Dottoressa Shneider, mia collega all'Università. Abbiamo posizionato i rilevatori di presenza e le telecamere.
Dal campo base l'Ing. Mariani ci ha confermato che tutte le telecamere sono perfettamente funzionanti, alle 17:12 siamo tornati al campo base per rifocillarci e riposare.
Registrazione 28/04/2019 ore 11:46.
Stanotte al monitoraggio delle immagini c'è stata la Dottoressa, abbiamo deciso di monitorare in diretta le immagini, quindi ogni notte a turno uno di noi tre rimarrà sveglio.
Le rilevazioni della nottata hanno dato esito negativo, gli unici animali inquadrati dagli obiettivi sono stati un gruppo di facoceri in cerca di cibo.
Registrazione 29/04/2019 ore 04:01.
Siamo stati svegliati di soprassalto dall' Ing. Mariani, l'ingegnere ha riferito di aver visto delle ombre sullo schermo, dopo pochi minuti ad una ad una sette delle otto telecamere da me posizionate due giorni prima hanno smesso di trasmettere immagini. Non abbiamo idea di chi o che cosa possa aver provocato il guasto all'unisono di tutte le apparecchiature, la Dottoressa ipotizza che siano stati dei facoceri, ma questa ipotesi è subito scartata, le telecamere non erano collegate tra loro da cavi ed erano posizionate a centinaia di metri l'una dall'altra, è da scartare anche un possibile guasto per la medesima ragione.
Alle 04 :42 una delle telecamere non funzionanti torna a trasmettere improvvisamente, metà dello schermo è nero, sembra che si stia muovendo lentamente attraverso la foresta, qualcuno l'ha presa, forse l'ha rubata e non si è accorto che è accesa.
Chi l'ha presa la sta trascinando in quello che sembra essere un cunicolo o una grotta, pochi minuti dopo la telecamera si spegne di nuovo, non si riattiverà più.
Registrazione 30/04/2019 ore 17:30.
Decidiamo di risalire il monte, per capire cosa sia successo la scorsa notte ed eventualmente recuperare la telecamera superstite. Prepariamo il fuoristrada, portiamo con noi viveri, una ricetrasmittente e le tende per la notte, saremo io, la Dottoressa e Mark la guida del posto e proprietario del fuoristrada; rimarrà al campo base solo l'ingegnere.
Registrazione 30/04/2019 ore 19:07.
Siamo stati sorpresi da un fortissimo temporale poco dopo essere partiti, con molta difficoltà siamo riusciti ad arrivare a pochi chilometri dalla meta, il fuoristrada è impantanato nel fango, dopo vari tentativi abbiamo deciso di abbandonare la vettura e continuare a piedi zaini in spalla.
La pioggia è fitta, ma contiamo di arrivare sul luogo entro quaranta minuti.
Registrazione 01/05/2019 ore 24:32.
Siamo arrivati sul posto intorno alle 20:10, ho provato a contattare il campo-base ma la ricetrasmittente emette solo un suono stridulo e niente più.
Abbiamo montato le tende e stabilito un campo base bis, ho fatto un giro di ricognizione, nessun rilevatore e nessuna telecamera è stata da me rinvenuta, nemmeno la telecamera superstite.
Farò una nuova ricognizione più approfondita domani mattina.
Registrazione 01/05/2019 ore 08:49.
Sto effettuando una nuova ricognizione assieme a Mark, la nebbia è fittissima, la visibilità è ridotta a poco più di un metro.
Tutta la strumentazione sembra essersi volatilizzata nel nulla, la pioggia e il fango hanno ricoperto ogni eventuale traccia lasciata dal ladro.
L'unico oggetto da me rinvenuto è un bottone di foggia militare, sembra avere all'interno il disegno di un fiore stilizzato, Mark mi dice che sembra il simbolo della famiglia imperiale: un crisantemo.
Non ha senso.
Registrazione 01/05/2019 ore 19:45.
Io e Mark decidiamo di perlustrare a più ampio raggio la zona, la nebbia non accenna a diradarsi, per orientarmi ho con me solo una bussola, io mi dirigerò a nord, mentre la mia guida procederà a sud, ci rincontreremo al campo base bis dove ad attenderci ci sarà la Dottoressa.
Stabiliamo come ora di ritorno l'una di notte.
Registrazione 02/05/2019 ore 03:30.
Sono tornato da più di un'ora al campo base bis, ma di Mark nessuna traccia, io e la Dottoressa siamo preoccupati, decido di dirigermi verso sud.
Registrazione 02/05/2019 ore 05:48.
Dopo vari chilometri di cammino mi sono imbattuto nel corpo senza vita di Mark, era supino ed orrendamente sfigurato, gli era stata asportata di netto la faccia, conficcata all'altezza del petto una lama arrugginita e spezzata, l'elsa era a pochi metri, anche qui era presente lo stesso crisantemo riportato sul bottone.
BUIO
Capitolo 2
Nessuna resa
Registrazione 02/05/2019 ore 21:11.
Ho la vista annebbiata e un dolore lancinante alla sommità della testa, credo di avere del sangue rappreso sugli zigomi, mi hanno colpito mentre ero chino sul corpo del povero Mark.
Mi trovo in una piccola caverna, le pareti sono di roccia, è ben illuminata da una decina di lampade ad olio.
Ci sono tre uomini di fronte a me, sono vecchi, molto vecchi, hanno tratti orientali e abiti logori, sembrano dei militari, uno di loro ha dei lustrini da ufficiale, manca un bottone alla sua giacca, è quello che tengo in tasca.
Mi hanno concesso di tenere ed usare il registratore, ho anche il mio orologio da polso.
Sento le palpebre pesanti.
Uno di loro si rivolge a me in un inglese stentato, mi dice che sono accusato di essermi infiltrato nelle fila dell'esercito imperiale Giapponese, nel tentativo di carpire una qualche informazione non meglio definita.
Mi porge un foglio staccato dalla mia agenda, appena leggo la prima riga scritta in un inglese pessimo capisco tutto, mi ritorna alla mente un articolo letto distrattamente anni fa, collego le parole sul foglio di carta con l'articolo, molte parole sono le stesse: Hirohito, Marina Imperiale Giapponese, battaglia di Guadalcanal...
E poi la firma sul foglietto: Yoshio Yamakawa - Tsuzuki Nakauchi.
Edited by AloneInTheDark - 31/8/2019, 19:43Attached Image
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