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.Saranno pure 11000 anni che è in equilibrio ma io lì sotto nn ci passerei😕
Perfettamente d'accordo, Penny!
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Harald Bluetooth
Sapevate che la tecnologia Bluetooth prende il nome dal re scandinavo di nome Harald Bluetooth?
Uomo dalle straordinarie abilità diplomatiche Aroldo I "Dente Azzurro" Gormsson di Danimarca, vissuto nel X secolo d.C., il cui regno durò tra il 935 e il 985.
Fu il primo re che riuscì a unificare le terre scandinave, abitate da svariate tribù in lotta tra loro, arrivando alla costituzione di un grande regno che comprendeva le attuali terre di Norvegia, Danimarca e Svezia.
Alcune ipotesi per tale nome sono che il re avesse un dente marcio o fosse ghiotto di mirtilli. La spiegazione più plausibile è che il sovrano, in battaglia, fosse solito colorarsi i denti d'azzurro, così come i suoi soldati.. -
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Nel medioevo, in una città francese, le donne mettevano al mattino un leggero veleno nella colazione dei propri mariti,e poi quando tornavano a casa, a tarda sera ,gli veniva dato l'antidoto , quindi questo veleno non era danno per gli esseri umani. Nel caso gli uomini non tornavano a casa perchè erano altrove e quindi l'antidoto veniva ritardato, agli uomini veniva mal di testa , nausea , mancanza di respiro , depressione ,dolore , vomito.
Più l'uomo era lontano da casa e più stava male , e poi quando tornava a casa , a sua insaputa , la moglie gli dava l'antidoto e stava meglio in pochi minuti.
Con questo orribile trucco , gli uomini venivano truffati, perchè immaginavano che stare lontano da casa gli provocasse dolore e depressione e quindi si affezionavano alle loro case e alle loro mogli.. -
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Harald Bluetooth
Sapevate che la tecnologia Bluetooth prende il nome dal re scandinavo di nome Harald Bluetooth?
Uomo dalle straordinarie abilità diplomatiche Aroldo I "Dente Azzurro" Gormsson di Danimarca, vissuto nel X secolo d.C., il cui regno durò tra il 935 e il 985.
Fu il primo re che riuscì a unificare le terre scandinave, abitate da svariate tribù in lotta tra loro, arrivando alla costituzione di un grande regno che comprendeva le attuali terre di Norvegia, Danimarca e Svezia.
Alcune ipotesi per tale nome sono che il re avesse un dente marcio o fosse ghiotto di mirtilli. La spiegazione più plausibile è che il sovrano, in battaglia, fosse solito colorarsi i denti d'azzurro, così come i suoi soldati.
Parente tuo, Ragnar?. -
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The Ghost Army
Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’esercito americano aveva un’unità di inganno tattico composta da circa 1100 uomini chiamata Ghost Army. L’unità svolgeva un ruolo critico all’interno dell’esercito alleato, con un compito di impersonare altre unità per ingannare il nemico. Erano in grado allestire veri e propri “road show itineranti” usando false trasmissioni radio, carri armati gonfiabili e altri tipi di finzioni. Inscenarono più di 20 inganni di questo tipo sul campo di battaglia, portando a grandi vittorie alleate. Ufficialmente conosciuta come 23rd Headquarters Special Troops, all’unità fu data una unica missione: ingannare il nemico. Dopo alcuni mesi dal D-Day, quando sbarcarono in Francia, fino alla fine del conflitto, utilizzarono tutte le armi a loro disposizione come suoni falsi, false trasmissioni radio, finti “spettacoli” e carri armati gonfiabili per distrarre il nemico, agendo spesso anche molto vicino alle linee del fronte. La loro storia è stata tenuta segreta per più di 40 anni dopo la guerra, diventando poi anche un documentario della PBS nel 2013, chiamato The Ghost Army.. -
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Anche agli alieni piace il calcio?
Il 27 ottobre 1954 allo stadio "Artemio Franchi" di Firenze si svolge l'incontro amichevole tra Fiorentina e Pistoiese, il primo tempo è trascorso senza tanti scossoni, ma è all'inizio del secondo tempo che succede qualcosa di straordinario.
Ad un certo punto dal cielo inizia a scendere una sostanza filamentosa ed appiccicosa, all'inizio nessuno ci fa caso nella concitazione del match, ma dopo qualche minuto degli strani velivoli si avvicinano al complesso sportivo, a quel punto i 10000 spettatori si rendono conto che sulle loro teste ci sono quelli che in gergo si chiamano UFO.
Gli oggetti verranno descritti dai numerosi testimoni come dei dischi simili ai cappelli di paglia o di bambù usati in Asia, altri affermarono che gli oggetti non identificati non avessero tutti forma discoidale ma che alcuni fossero simili ad enormi gabbiani di colore bianco.
Questo caso comunque rimane unico nella storia del calcio, la partita amichevole fu sospesa dall'arbitro con la motivazione che strani oggetti stazionavano al di sopra dello stadio.
In seguito si tentò di spiegare l'evento col fatto che in zona fossero previste delle esercitazioni di aerei militari e che i filamenti appiccicosi fossero prodotti da un particolare ragno che migrava proprio in quella stagione.
Ma i giornali dell'epoca e non solo quelli sportivi si sbizzarrirono parecchio, ventilando l'ipotesi che anche gli alieni fossero rimasti affascinati dal gioco del pallone.. -
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La Vanvera
La vanvera era una guaina, con un serbatoio terminale che aderiva ai glutei delle nobildonne e veniva messa sotto le ampie vesti in uso ai tempi della serenissima. Questo permetteva alle dame di ”emanare peti” in tutta libertà senza alcun imbarazzo e senza detestare alcun sospetto. Bastava poi ogni tanto ritirarsi in qualche calle (strada poco agevole) solitaria, dicendo di andare alla toilette, e grazie ad una valvola lasciar fuoriuscire i miasmi. Da qui il detto ”parlare a vanvera” sinonimo di parlare con l’ano, abitudine ancora oggi molto diffusa, nonostante, ovviamente, la vanvera non si usi più!. -
Penelope and the crow+1 .
User deleted
Maddaaaaiiiiii🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣 . -
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Interessante! . -
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MUMMIA JUANITA
Questa ragazza di 15 anni viveva nell'impero Inca e fu sacrificata 500 anni fa come offerta agli dei.
Si è conservata così bene perché è stata congelata durante il sonno e tenuta in uno stato di freddo secco a più di 6000 metri sul livello del mare per tutto questo tempo. Non è stato necessario nessun altro trattamento.
Trovata nel 1999 vicino alla cima del vulcano Llullaillaco, nel nord-ovest dell'Argentina, è stata una rivoluzione archeologica per essere una delle mummie meglio conservate, poiché nel suo corpo c'era persino sangue e i suoi organi interni rimasti intatti.. -
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Incredibile! Sembra viva! . -
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Il ministero della solitudine 
Sembra incredibile che in un mondo iperconnesso e social si debba far fronte ad un problema vecchio come il mondo, eppure dal 2018, prima la Gran Bretagna e poi il Giappone hanno istituito il "Ministero della solitudine".
Fenomeni dai nomi orientali come "Hikikomori" e "Kodokushi" sono ormai una realtà ben radicata anche in occidente.
Gli Hikikomori, sono ragazzi che iniziano a rifiutare la società ipercompetitiva e alienante occidentale, tanto da chiudersi in casa o nei casi più estremi nella propria camera ed evitare ogni contatto con l'esterno, si calcola che solo in Italia le persone che adottano questa scelta radicale siano oltre 100000.
I kodokushi invece sono le morti solitarie, fenomeno questo particolarmente allarmante in Giappone, ma che è in via di espansione in tutti i Paesi più sviluppati.
È probabile che i Ministeri della solitudine saranno sempre più numerosi nel mondo, a dispetto di una socialitá ostentata ma molto fittizia e precaria.. -
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il Massacro di Nanchino
La città, in quel periodo capitale della Repubblica di Cina, era caduta in mano dell'esercito imperiale giapponese, e tra il dicembre 1937 e gennaio 1938, la vita quotidiana degli abitanti cinesi fu un incubo.
I soldati giapponesi andavano di porta in porta alla ricerca di ragazze e donne che venivano poi arrestate e violentate in gruppo per poi essere uccise.
I giapponesi radunarono poi circa 20.000 giovani cinesi e li trasportarono con un camion all'esterno delle mura della città, dove sarebbero stati massacrati. Le truppe giapponesi saccheggiarono poi la città di Nanchino e violentarono la maggior parte della popolazione femminile.
Durante questo periodo, l'esercito imperiale giapponese uccise tra le 40.000 e le 300.000 persone.
I corpi di migliaia di vittime del massacro furono gettati nel fiume Yangtze finché l'acqua del fiume non divenne rossa a causa dei cadaveri.
Un olocausto poco conosciuto. Da non dimenticare ciò che è avvenuto, considerando che siano passati soltanto 80 anni.. -
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LA REGINA TIY
Tiy fu una delle donne più influenti dell’Antico Egitto, Grande sposa reale (cioè moglie principale) del faraone Amenhotep III. Suo figlio Akhenaton, che succedette al padre, è ricordato come il faraone “eretico” che abolì tutte le divinità preesistenti per introdurre il culto del dio Aton (il disco solare).
Nel 1898, Victor Loret scoprì, nell’anticamera della tomba di Amenhotep II, tre mummie profanate, una delle quali lo colpì in modo particolare: i resti di una donna che, attraverso i millenni, aveva sorprendentemente conservato intatta la bellezza del volto e dei suoi lunghi capelli.
Nel 2010, i test del DNA hanno dimostrato che la "l'anziana signora” trovata nella tomba KV35 era la regina Tiy.
A destra, una ricostruzione di come poteva essere il suo volto.. -
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MASTRO TITTA ER BOJA DE ROMA
Attenti che Mastro Titta passa ponte!
Giovanni Battista Bugatti ( 1779-1869) che venne soprannominato dai romani Mastro Titta era noto anche come "il Boia di Roma" perché fu il più celebre esecutore di sentenze capitali dello Stato Pontificio: fu incaricato delle esecuzioni delle condanne a morte il 22 marzo 1796 e fino al 1864 totalizzò 516 "servizi" tra suppliziati e giustiziati.
Le sue operazioni sono tutte diligentemente descritte nelle "Annotazioni", un elenco autografo che arriva fino al 17 agosto 1864, quando Papa Pio IX gli concesse la pensione con un vitalizio mensile di 30 scudi.
Mastro Titta viveva nel rione Borgo, al numero civico 2 di via del Campanile ed ufficialmente svolgeva il mestiere di venditore di ombrelli: era il mestiere-paravento di quello vero di “maestro di giustizie”, dal quale viene il soprannome di Mastro associato a Titta, diminutivo del suo nome; il soprannome, sfiorato dalla leggenda, diventò per antonomasia per i romani quello ufficiale del boia.
Aveva uno stipendio di 15 scudi al mese, l´alloggio gratuito e un sussidio mensile di 5 scudi, che venne poi convertito in una gratifica di 20 scudi a Natale, Pasqua e Ferragosto.
Naturalmente non era ben visto dai suoi concittadini, tanto che gli era vietato recarsi nel centro della città oltrepassando il fiume, per ragioni legate alla sua sicurezza personale (i romani crearono il detto "Boia nun passa Ponte", ossia "il boia non passa il ponte", cioè "ognuno se ne stia nel suo pezzo di mondo").
Ma poiché a Roma le esecuzioni capitali pubbliche, soprattutto quelle che dovevano essere un monito per il popolo, avvenivano nella parte centrale della città, cioè a Piazza del Popolo o a Campo de' Fiori o nella piazza del Velabro, tutte zone sull'altra sponda del Tevere, in eccezione al divieto il Bugatti doveva in ogni caso attraversare Ponte Sant'Angelo per andare a compiere i suoi servigi.
Questo fatto diede origine all'altro modo di dire romano "Mastro Titta passa ponte", per dire che era in programma per la giornata l'esecuzione di una sentenza di morte: prima di ogni esecuzione il boia si confessava e si comunicava, dopo indossava il suo tristemente famoso mantello rosso e si recava a compiere l'opera; a seconda della condanna mazzolava, impiccava, squartava o decapitava e spesso andava a svolgere la sua attività anche nelle province.
Nella Roma ottocentesca celebri viaggiatori come Lord Byron, Charles Dickens e Massimo D'Azeglio furono testimoni diretti delle esecuzioni effettuate da Mastro Titta e rimasero colpiti dalla crudezza delle scene di esecuzione capitale, alle quali però il popolino accorreva come ad uno spettacolo: spesso le finestre ed i balconi che s'affacciavano sul luogo dell'esecuzione venivano affittati a caro prezzo dai proprietari ai curiosi, e frequenti erano gli svenimenti tra le dame per l'orrore della scena.
Il mantello scarlatto che indossava durante le esecuzioni è tuttora conservato nel Museo Criminologico di Roma a Via del Gonfalone 29 (via Giulia), unitamente a una forca e due ghigliottine utilizzate dal boia romano..
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