Orrore da Paura
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La sesta stagione di Black Mirror inizia alla "Black Mirror", con un episodio irriverente (serviva qualcosa d'impatto per invogliare lo spettatore a proseguire la visione) ambientato in un futuro distopico, e tratta il tema del cambio di identità. Il tutto si svolge in un modo a noi famigliare e si serve di una serie tv in streaming come richiamo alla sua casa di produzione, "Netflix".
Il secondo episodio è un vero e proprio true crime che, senza giri di parole, è facilmente intuibile (non so voi, ma io avevo già capito chi era l'assassino). Per non discostarsi dal tema della tecnologia, qui vengono riesumate le vecchie VHS (che fa sempre piacere rivedere), ma questo non basta a rendere l'episodio "memorabile".
Il terzo episodio, nel quale la tecnologia è l'elemento principale a tutto tondo, presenta un cast d'eccezione (Aaron Paul, Josh Hartnett e Kate Mara). Nonostante ricordi altri film di fantascienza, Brooker ha deciso di far sognare e, in un secondo momento, terrorizzare milioni di astronauti nell'episodio più profondo ed emotivo della stagione.
Il quarto episodio, che è quello più debole della stagione, propone una storia "fantasy" che ricorda "Supernatural" e utilizza le fotocamere come strumento tecnologico. Tra le note positive, segnalo la bravissima Zazie Beetz, che veste i panni della protagonista.
L'ultimo episodio (che dalla trama ricorda Il Tocco Del Male 1998) omaggia gli anni '70 attraverso tecniche di ripresa dell'epoca, effetto patinato su pellicola e musica pop. Propone questa commedia per famiglie e si ritorna ad affrontare un non troppo lontano futuro distopico che, seppur tra i peggiori, è quello più plausibile.
La nuova stagione di Black Mirror è un mix delle ultime due stagioni: ha la serietà della quarta e la leggerezza della quinta. Quello che però manca a questa nuova stagione (anche se è decisamente migliorata rispetto alla quinta, se si parla della bellezza dell'episodio in sé e non di originalità), è l'effetto novità. Prima, la serie proponeva nuove idee o temi poco trattati, ma così non si può dire di questa stagione. Sa tutto di già visto; la serie ha perso la sua essenza. Il produttore non è riuscito ad essere un visionario, si è semplicemente accodato a quello che già c'è, abbracciando un misto di generi.
VOTO- 3,5/5
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