Paura nella città dei morti viventi

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  1. BlackEndless
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    Titolo: Paura nella città dei morti viventi
    Regia: Lucio Fulci.
    Paese: Italia
    Anno: 1980
    Cast: Katherine MacColl: Mary Woodhouse, Antonella Interlenghi: Emily, Giovanni Lombardo Radice: Bob, Daniela Doria: Rose.


    Trama


    Dunwich (per chi ha letto i racconti di Haward Phillip Lovecraft conosce la cittadina), 1980: padre Thomas (Fabrizio Jovine) vaga nel cimitero. All'improvviso si impicca su un grosso albero.

    Nello stesso istante, a New York, la medium Mary Woodhouse (Catriona MacColl) vede la scena durante una seduta spiritica. Sconvolta, Mary sviene. Le altre persone presenti alla seduta, tra i quali l'occultista Theresa (Adelaide Aste), ne constatano la morte improvvisa. Sul luogo giunge un commissario della polizia (Robert Sampson), convinto che Mary sia deceduta per un'overdose. All'improvviso nella stanza si leva una fiammata che lascia tutti stupiti.

    Sullo strano avvenimento tenta di indagare anche il giornalista Peter Bell (Christopher George), senza però poter entrare nella casa di Mary, piantonata dalla polizia.

    Il giorno seguente, Peter si reca al cimitero. La bara di Mary è già pronta per essere seppellita. I due addetti alla sepoltura lasciano il feretro scoperto, per aderire a uno sciopero. Peter, aggirandosi tra le tombe, sente un flebile lamento che proviene dalla bara di Mary. Essa è stata vittima di un caso di morte apparente e si è risvegliata. Peter sta per allontanarsi, ma riesce a capire che i lamenti provengono proprio dalla bara di Mary. Preso un piccone, Peter riesce a sfondare il coperchio della bara e salva Mary prima che soffochi.



    Trailer



    Recensione



    A seguito dell’impiccagione del prete Thomas nel cimitero di Dunwich, nella stessa cittadina cominciano una serie di orrori e misteri, ed i morti si levano dalle tombe. Gli specchi si infrangono, le pareti si incrinano e i primi zombi cominciano a fare le prime vittime. Nel frattempo a New York una medium durante una seduta spiritica avverte le presenze demoniache che albergano la città di Dunwich, che si dice sia la leggendaria Salem, regno delle streghe e del male, ma rimane posseduta dagli spiriti e muore subito dopo. La trama semplice ma affascinante è complice di un ambientazione angosciante e cupa, che avvolge quella Dunwich dove la porta dell’inferno è stata scoperchiata e le anime dell’aldilà invadono il mondo dei vivi.
    Questo è il primo episodio della ‘Trilogia della Morte’ composta da appunto ‘Paura nella città dei morti viventi’ , ‘Quella Villa Accanto Al Cimitero’ ed infine ‘ L’Aldilà … e Tu Vivrai Nel Terrore’ . E’ un primo episodio molto ben costruito e ideato, con una originalità invidiabile che in molti dopo hanno scopiazzato. Una originalità che è dunque visibile nella trama: le porta dell’inferno che si apre e i morti che prendono vita. Punto che vediamo nel sucessivo ‘La Chiesa’ ( 1988) di Michele Soavi ( tra l’altro presente anche nel cast di questo film stesso ), ma anche in Dèmoni e Dèmoni 2 di Lamberto Bava ( 1985 e 1986 ) . Il cast del film è all’altezza, grazie anche alla maestria di Fulci che era abile a dar direttive sul set e far recitare al meglio anche gli attori meno adatti alla parte. Una performance stonante però è quella di Carlo Del Mejo che interpreta con scadenza la figura dello psicanalista, spesso fuori tempo e poco credibile con certe battute.


    Le musiche sono affidate al fedele Fabio Frizzi, compositore dei precedenti ‘Zombi 2’ e ‘Sette Note in Nero’ , che colora le ambientazioni con toni spettrali e grotteschi che accompagnano tutto il film verso la discesa verso l’inferno ( particolarmente emozionante l’ultima parte ) .
    Questo film, molto amato dal regista, è un horror che se vogliamo ha segnato il rilancio internazionale di Fulci, che ci regala un horror che può essere ricollegato da Poe a Lovecraft, a Romero e per imprimere infine una connotazione fantastica e visionaria, dando vita ad un terrore non solo inaudito ma anche mistico e paranormale.
    La pellicola in questione diciamo che è ‘marchiata’ da L. Fulci per le numerose scene splatter e gore presenti nel film. Il suo gusto per l’eccesso lo spinge a mostrare topi che divorano cervelli umani, vermi e cadaveri decomposti un po’ ovunque, teste che vengono trapanate, crani sfondati da orecchio a orecchio ed interiora strappate. Un marchio di fabbrica, una garanzia che il film è proprio suo, un gusto perverso che si evidenzia un po’ in tutti i suoi film.
    Gli effetti speciali sono davvero notevoli, ed incidono tantissimo nella riuscita di alcune scene : lo sguardo del prete uccide una ragazza che comincia a sanguinare dagli occhi e le escono poi tutte le interiora dalla bocca con un rigetto continuo.. una ammirevole cascata di budella. Una scena simbolo del film che non sarebbe mai stata realizzata senza la bravura di Giannetto De Rossi. Oppure come i diversi cervelli letteralmente ‘stracciati’ dal cuoio capelluto con particolari agghiaccianti. Le idee di quel pazzoide di Fulci non sarebbero mai state messe su carta grazie ai buonissimi effetti speciali presenti nel film che danno, come vuole Fulci, un carattere estremo al film come lo splatter ed il gore.
    Tra l’altro sono molte le scene in cui gli attori ebbero qualche difficoltà ad interpretare. Per esempio Daniela Doria vomita pajata di pecora ancora calda per simulare intestini che escono dalla bocca.

    Inoltre per chi lo volesse sapere Lucio Fulci compare per poco sulla scena nella veste di medico legale, un ruolo che spesso ama ricoprire, forse per il rimpianto di una laurea in medicina mai utlizzata.
    L’unica nota negativa, a mio giudizio, è il passaggio troppo veloce da Dunwich a New York, dagli orrori della città infernale ai racconti della medium. Un passaggio che può, e riesce, a smarrire e far sbandare lo spettatore per qualche istante e a non seguire il filo logico degli eventi.
    In conclusione, un film che deve essere assolutamente visto per tutti gli amanti del genere per tutte le chicce impedibili presenti nel film.



    Voto : 7,5

    Edited by -Ragnar - 18/7/2021, 07:50
     
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  2. John Carpenter
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    Ennesimo grande horror italico, quando sapevamo ancora fare dei buoni film.
    Qui Lucio Fulci dopo il successone di "Zombi 2" diresse il primo capitolo della trilogia composta da questo film e seguita da "L'Aldilà" e da "Quella Villa Accanto al Cimitero". Veramente non male, gli attori sono finalmente in parte, capitanati dalla protagonista Katherine MacColl, in ottima forma, da menzionare anche gli effetti speciali e il trucco, sempre artigianali, ma devo dire che fin'ora reputo questa pellicola la migliore di Fulci in questo campo, la più splatter e crudele. Ma la cosa che mi è piaciuta maggiormente è la colonna sonora: musiche di Fabio Frizzi strepitose, aumentano di brutto la tensione e l'angoscia nelle scene "cult". Di queste ultime devo assolutamente menzionare un paio di scene: la sepoltura da viva di Mary da panico, alcune scene violentissime che non sto qui a spoilerare, e il finale immerso in un'atmosfera buia, tetra, opprimente, che lascia l'amaro in bocca, per quanto è apocalittico e agghiacciante. Un finale, a mio avviso, riuscito.
    Non oso immaginare cosa avrebbe potuto fare Lucio Fulci con un budget più consistente. Non oso immaginare!
    Per finire lo reputo inferiore al mio trittico preferito: Sette Note in Nero, Non Si sevizia un paperino e L'Aldilà, ma lo reputo altamente superiore a tantissimi film di Fulci, soprattutto nell'ultima fase della carriera, e a quella mezza chiavica super-stra-mega sopravvalutata che è Quella Villa Accanto al Cimitero.

    7,5

    CITAZIONE (BlackEndless @ 10/2/2007, 17:42)
    Voto : 7,5

    Ammettilo che mi copi i voti! :D :D
     
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    Molto bello questo film: un po' inferiore a "...e tu vivrai nel Terrore! L'Aldilà" (per me, il CAPOLAVORO principale di Lucio Fulci),, resta comunque un film di altissimo livello, che si avvicina anch'esso al capolavoro. Dovrei, però, rivedermelo...
     
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  4. Norman Benelli
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    Dal titolo pensavo fosse un film angosciante, di quelli che restano addosso, tanto che ho deciso di vederlo di giorno e non di sera per evitare l'effetto paura notturna. Precauzione inutile: a parte qualche sagoma cadaverica e un paio di ambientazioni lugubri, di paura vera e propria ce n'è pochissima. Di sussulti per scene potenti neanche l'ombra. Sì, qualche effetto speciale in stile Argento è buono, anche se poi si scade nel disgustoso, ma tutto sommato, pur non essendo un filmaccio, l'ho trovato piuttosto banale e per nulla terrorizzante.
     
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    Magari terrificante terrificante non è ma è uno dei miei cult personali. :P
     
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  7. - Harry -
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    Pur non essendo ammiratore degli Zombi Movie è piaciuto abbastanza, proprio perché non va troppo nel classico ma ha una propria identità. l'ho apprezzato di più anche rispetto "...e tu vivrai nel Terrore! L'Aldilà".
    Quello che mi è piaciuto particolarmente e che secondo me rende il film unico è l'aria "mistica" diciamo, nel senso, quella presenza ultraterrena che aleggia nell'aria con segnali anomali, come a presagire l'arrivo di qualcosa di terribile.
    Da proprio l'idea che qualcosa di sinistro stia crescendo nelle fondamenta della città, adoro questa cosa, che viene presentata con buone idee.
    Le scene gore son fatte bene, anche se forse l'effetto dello scalpo con allegato cervello viene un po' abusato, ma posso anche tollerarlo, più o meno stesso discorso sulla colonna sonora molto bella ma che verso la fine insiste un po troppo; nulla di insopportabile.
    Altra cosa che mi è piaciuta è che viene valorizzato lo zombi preso nella sua singolarità diciamo, nel contesto familiare e nell'agghiacciante ipotesi che possa accadere veramente; trovo che spesso molti film a tema trascurino un po' questa cosa, enfatizzando più la "quantità" dei morti viventi, ma non il dramma del singolo.
    Dunque per me promosso, tante buone idee e un interpretazione del "genere morti viventi" che mi piace.
     
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    Accidenti. Piu dell'aldilà?
    Allora devo sbrigarmi a guardarlo.
    Guarda che per me l aldilà di Fulci è veramente il massimo quindi mi aspetto tanta,tanta roba.
     
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    Mi è piaciuto molto.
    Soprattutto tutte le scene spoiler splatter dei cervelli strizzati e le interiora vomitate dalla bocca gli occhi sanguinanti e i vermi schifosi.... Insomma tutto delizioso per me!
    La scena della sepolta viva mi è piaciuta moltissimo con finale straziante di unghiate insanguinate sul coperchio della bara, pura gioia per i miei occhi.
    Confermo L'aldilà come mio preferito ma questo ha superato ogni mia più rosea aspettativa sia per l'atmosfera {pazzesca} che per l'originalità degli effetti speciali.
    Molto intriganti e d'effetto anche i primi piani sugli occhi, che generano ansia, suspence, inquietudine.
    Se lo avessi visto da ragazzina mi avrebbe notevolmente turbata ne sono certa.
    Ottimo film! Promosso a pieni voti.
    Ci sono poche pecche che però io a Fulci perdono con generosità.

    Ps. La fine come devo interpretarla? Perché urla di orrore anziché essere contenta quando il ragazzino le va incontro?
     
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    Dicono che sia stato un finale pensato sul momento. Criptico ma sfizioso. E nero come molti finali fulciani.
     
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    Sicuramente è un finale fulciano.
     
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