Posts written by tommy1996

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    Sviluppo: WOW Entertaiment
    Pubblicazione: SEGA
    Data di pubblicazione: 27 gennaio 2005
    Genere: Azione
    Tema: Survival horror
    Modalità di gioco: 1 giocatore
    Piattaforma: PlayStation 2
    Supporto: DVD
    Periferiche di input: Joystick

    Descrizione

    Juuouki - Project Altered Beast è un videogioco realizzato dalla WOW Entertainment e distribuito dalla SEGA nel 2005. È il remake in grafica 3D dell'originale Altered Beast.

    La Trama

    Nel gioco si rivestirà il ruolo di Ruke Custard, un uomo che si risveglia dopo un incidente aereo all'interno della città americana di Foret. L'intera zona cittadina è stata messa in quarantena dell'esercito a causa di alcune emissioni di un gas sconosciuto che hanno tramutato gli abitanti in esseri di vario tipo altamente aggressivi.

    Modalità di gioco

    Il protagonista del gioco ha la possibilità di trasformare il proprio corpo in 10 diverse forme animali mutate in base ai potenziamenti genetici ritrovati durante il completamento dei vari livelli. Ogni livello, prima di essere completato, prevede lo scontro con un boss finale.

    Il combattimento in forma mutata viene gestito tramite il tasto quadrato (che permette di dare diversi colpi agli avversari) e il tasto triangolo (legato all'esecuzione di una super mossa). Mentre si è in forma umana, invece, quest'ultimo tasto viene abbinato alla possibilità di risucchiare energia ai propri avversari, la quale verrà impiegata poi per entrare in modalità mutata.

    Trailer



    Gameplay



    Fonte: Wikipedia
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    fumetto
    Lingua orig. inglese
    Paese Stati Uniti d'America
    Autore Robert Kirkman
    Testi: Robert Kirkman
    Disegni: Paul Azaceta
    Editore: Image Comics
    1ª edizione: giugno 2014
    Periodicità: mensile
    Editore it. SaldaPress
    1ª edizione it. marzo 2015
    Periodicità it. bimestrale
    Genere: horror



    Descrizione



    Outcast - Il reietto (Outcast) [ˈaʊtkɑːst] è una serie a fumetti mensile di genere horror, pubblicata negli USA da Image Comics a partire dal 25 giugno 2014 e in Italia da saldaPress a partire dal marzo 2015.

    Scritta dall'ideatore di The Walking Dead Robert Kirkman e illustrata da Paul Azaceta, la trama è incentrata su Kyle Barnes, un uomo che sin dall'infanzia si è trovato costretto a fronteggiare possessioni demoniache che hanno colpito i suoi cari. Diventato adulto, Kyle tenta di approfondire cosa si cela dietro le manifestazioni soprannaturali che lo coinvolgono.

    Prima ancora dell'inizio della pubblicazione, Kirkman ne ha iniziato a sviluppare una versione televisiva, Outcast, i cui diritti sono stati comprati da Cinemax. Nel febbraio del 2015 è stata confermata la produzione di una prima stagione, la messa in onda è prevista per il 2016.

    La Trama


    Kyle Barnes è un uomo del West Virginia la cui vita è stata segnata da manifestazioni demoniache che hanno visto vittima i suoi cari. Durante l'infanzia, Kyle ha dovuto fronteggiare la possessione della madre, mentre, in età adulta, quella della moglie, che da posseduta aveva anche ferito la loro unica figlia. Dopo quest'ultima esperienza, Kyle decide di alienarsi dal resto dei suoi cari e vivere da solo. Quando il reverendo che lo aveva aiutato da ragazzo lo incontra casualmente e gli chiede aiuto per gestire una possessione, Kyle lo assiste, avendo occasione di scoprire come il suo sangue abbia un effetto repellente per i demoni. Insieme al reverendo, decide quindi di approfondire la natura delle possessioni alle quali è stato suo malgrado coinvolto e il perché lui abbia qualcosa di diverso dal comune.

    Edited by Nadia_Colette - 23/8/2017, 14:53
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    Titolo originale: Метро́ 2033
    Autore: Dmitrij Gluchovskij
    1ª ed. originale 2002
    1ª ed. italiana 2010
    Genere: romanzo
    Sottogenere: fantascienza post apocalittica
    Lingua originale: russo
    Ambientazione: metropolitana di Mosca, anno 2033
    Protagonisti: Artyom
    Altri personaggi: zio Sasha, Hunter, Zhenya, Kahn, Melnik
    Seguito da: Metro 2034



    Descrizione


    Metro 2033 (in russo: Метро́ 2033?) è un romanzo fantascientifico post apocalittico dello scrittore russo Dmitrij Gluchovskij, pubblicato su internet nel 2002 e in edizione cartacea nel 2005.

    La Trama

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    La linea della metropolitana di Mosca e le sue stazioni fanno da scenario alle vicende del romanzo

    « Perché stava facendo tutto ciò? [...] Per fare in modo che migliaia di persone in tutta la Metropolitana potessero continuare a respirare, mangiare, amarsi, dare la vita ai loro bambini, defecare e dormire, sognare, combattere, uccidere, essere violentate e tradite, discorrere di filosofia, odiare... Perché la vita nella metro, inutile, senza senso, elevata e piena di luce, sporca e gorgogliante, sempre diversa, così bella e miracolosa potesse perdurare. »
    (Dmitrij Gluchovskij, Metro 2033)

    Nel 2033 la metropolitana di Mosca è diventata il rifugio degli ultimi sopravvissuti moscoviti scampati a una guerra atomica scoppiata circa vent'anni prima. Il mondo in superficie, straziato dall'inverno nucleare, è ridotto a un cumulo di macerie e non si hanno notizie sulla sorte del resto dell'umanità. Si è evoluta una nuova società sotterranea, riaggregata nei diversi tunnel e stazioni della linea della metropolitana. I rari e pericolosi collegamenti con l'esterno, alla ricerca di materiale e risorse utili, sono garantiti dai coraggiosi "Stalker". Nei tunnel sotterranei si muovono creature mutanti, strane e misteriose presenze che mettono costantemente in pericolo la vita dei sopravvissuti.

    Edited by Nadia_Colette - 23/8/2017, 15:06
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    Fonte: Fred DeWolfe
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    東京喰種トーキョーグール
    (Tōkyō Gūru) Copertina del primo volume dell'edizione italiana, raffigurante il protagonista Ken Kaneki


    Generi: dark fantasy, horror, thriller psicologico
    Lingua orig. giapponese
    Paese Giappone
    Autore Sui Ishida
    Editore Shūeisha
    Rivista Weekly Young Jump
    Target seinen
    1ª edizione 8 settembre 2011 – 18 settembre 2014
    Tankōbon 14 (completa)
    Editore it. Edizioni BD - J-Pop
    1ª edizione it. 4 novembre 2014 – 26 ottobre 2016
    Periodicità it. bimestrale
    Volumi it. 14 (completa)



    Manga
    Tokyo Ghoul: JACK
    Autore Sui Ishida
    Editore Shūeisha
    Rivista Jump Live
    Target shōnen
    1ª edizione agosto – settembre 2013



    Serie TV anime
    Regia Shuhei Morita
    Composizione serie Chūji Mikasano
    Musiche Yutaka Yamada
    Studio Pierrot
    Reti Tokyo MX, TVA, TVQ, TVO, AT-X, BS Dlife
    1ª TV 3 luglio – 18 settembre 2014
    Episodi 12 (completa)
    Aspect ratio 16:9
    Durata ep. 24 min
    Distributore it. Dynit
    Streaming it. Popcorn TV (sottotitolata), VVVVID (sottotitolata e poi doppiata da marzo 2015)
    Episodi it. 12 (completa)




    Manga

    Tokyo Ghoul:re
    Autore Sui Ishida
    Editore Shūeisha
    Rivista Weekly Young Jump
    Target seinen
    1ª edizione 16 ottobre 2014 – in corso
    Tankōbon 10 (in corso)
    Editore it. Edizioni BD - J-Pop
    1ª edizione it. 26 ottobre 2016 – in corso
    Periodicità it. bimestrale
    Volumi it. 3 / 10 Completa al 30%



    Serie TV anime
    Tokyo Ghoul √A
    Regia Shuhei Morita
    Composizione serie Chūji Mikasano
    Musiche Yutaka Yamada
    Studio Pierrot
    Reti Tokyo MX, TVA, TVQ, TVO, AT-X, Dlife
    1ª TV 8 gennaio – 26 marzo 2015
    Episodi 12 (completa)
    Aspect ratio 16:9
    Durata ep. 24 min
    Distributore it. Dynit
    Streaming it. Popcorn TV (sottotitolata), VVVVID (sottotitolata e poi doppiata da luglio 2015)
    Episodi it. 12 (completa)



    Descrizione

    Tokyo Ghoul (東京喰種トーキョーグール Tōkyō Gūru?) è un manga scritto e disegnato da Sui Ishida, serializzato sulla rivista Weekly Young Jump della Shūeisha dal settembre 2011 al settembre 2014. La storia segue le vicende di Ken Kaneki, un giovane studente universitario in punto di morte a cui vengono trapiantati gli organi di un ghoul. Un prequel, intitolato Tokyo Ghoul: JACK, è stato serializzato sul Jump Live nel 2013, mentre un sequel dal titolo Tokyo Ghoul:re ha iniziato la serializzazione sul Weekly Young Jump il 16 ottobre 2014. Un adattamento anime, prodotto dalla Pierrot, è andato in onda in Giappone dal 3 luglio al 18 settembre 2014, seguito da una seconda stagione, dal titolo Tokyo Ghoul √A, tra l'8 gennaio e il 26 marzo 2015. Un film live action basato sulla serie è stato annunciato per l'estate 2017. In Italia Tokyo Ghoul e Tokyo Ghoul:re sono editi da J-Pop, mentre i diritti delle due serie anime sono stati acquistati dalla Dynit.

    La Trama

    A Tokyo si verificano una serie di strani e cruenti omicidi dovuti alla presenza di ghoul, mostri che vedono gli umani solo come prede e che si possono cibare unicamente della loro carne. Ken Kaneki è uno studente universitario, dedito allo studio e alla lettura, che un giorno conosce in un bar Rize, una sua affascinante coetanea: in realtà anche la ragazza è un ghoul e Ken diventerà ben presto la sua preda. Rize infatti, con un pretesto, attira Ken in un luogo isolato dove lo ferisce gravemente con dei ripetuti attacchi, ma prima di poterlo divorare, muore colpita da una serie di travi d'acciaio, che precipitano fortunatamente da un edificio in costruzione nei paraggi. Il ragazzo viene quindi portato d'urgenza in un ospedale dove il chirurgo della sua operazione, in un gesto disperato, decide di sottoporlo a un trapianto di organi, presi proprio dal corpo di Rize. Sopravvissuto all'impossibile, Ken inizia presto a capire però di essere diventato un mezzo-ghoul in una città disseminata di questi esseri, dove ciascuno di loro, per mangiare e quindi vivere, deve guadagnarsi (anche con la forza) il proprio "territorio di caccia".

    Link: Tokyo Ghoul - il film



    Edited by LeonBlack - 24/11/2019, 16:29
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    Titolo originale A Canticle for Leibowitz

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    Una carta dell'America settentrionale in Un cantico per Leibowitz. In specifico la mappa ritrae la situazione territoriale nel 3174, durante la cornice di tempo di Fiat Lux. Il territorio del Texark è indicato in giallo; L'espansione del Texark per come descritta in Fiat Lux e in San Leibowitz e il Papa del giorno dopo è indicata in arancione.

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    Autore: Walter M. Miller
    1ª ed. originale: 1959
    1ª ed. italiana: 1964
    Genere: romanzo
    Sottogenere: fantascienza post apocalittica
    Lingua originale: inglese

    Descrizione:

    Un cantico per Leibowitz (A Canticle for Leibowitz) è un romanzo di fantascienza post apocalittico scritto da Walter M. Miller e pubblicato nel 1959. Contiene riferimenti alla scienza, alla filosofia e alla religione. Si basa su tre racconti brevi ed è l'unico romanzo pubblicato da Miller nel corso della sua vita. È considerato un classico della fantascienza e ha vinto nel 1961 il Premio Hugo per il miglior romanzo.

    Ambientata in un monastero cattolico del deserto del Sud-Ovest degli Stati Uniti dopo la devastazione provocata da una guerra nucleare, la storia si espande per secoli nel corso dei quali la civiltà rinasce. I monaci dell'Ordine Albertiano di Leibowitz si incaricano di preservare ciò che rimaneva della conoscenza scientifica dell'umanità prima dell'olocausto nucleare (il "Diluvio di Fiamma") in attesa che il mondo possa nuovamente utilizzarla.

    Con questo romanzo Miller ha voluto realizzare un'opera che profetizzasse la funzione unica e insostituibile della Chiesa cattolica in un mondo che, accecato dall'orgoglio della propria scienza, ha perduto di vista i valori spirituali della tolleranza e della comprensione, e inevitabilmente è caduto nell'inferno di un conflitto atomico. Esasperate per l'orribile destino del mondo, le popolazioni si sono ribellate contro i governi e gli scienziati responsabili della catastrofe, e hanno bandito la scienza e la cultura come foriere di inevitabili lutti. E ancora una volta, come nel primo medioevo, quello storico, è compito della Chiesa, e soprattutto dei suoi ordini monastici, conservare e tramandare i frammenti della sapienza del passato in attesa che gli uomini, divenuti migliori, sappiano di nuovo interpretare, finalmente per il bene universale, la scienza che male adoperata portò al disastro. Il romanzo comincia nel XXVI secolo (600 anni dopo l'epoca dello scrittore), epoca in cui i sopravvissuti hanno conoscenze vaghe e confuse del XX e XXI secolo e di come avvenne il Diluvio di Fiamma: nella prima parte si accenna al sovrano che cominciò la guerra attaccando per primo, il Principe Name (Name sta forse per "North America").

    Il romanzo è stato ispirato dalla partecipazione dell'autore al bombardamento alleato dell'Abbazia di Montecassino durante la seconda guerra mondiale. È considerato dai critici un capolavoro per i temi filosofici ed etici che vengono trattati.

    Negli ultimi anni della sua vita, Miller lavorò al seguito di A Canticle for Leibowitz, di cui scrisse una notevole parte. Il romanzo, intitolato San Leibowitz e il Papa del giorno dopo (Saint Leibowitz and the Wild Horse Woman), fu completato da Terry Bisson e pubblicato nel 1997.

    La Trama

    Si svolge nei secoli bui, 600 anni dopo il "Diluvio di Fiamma". Nel XXVI secolo il mondo è terrorizzato da animali, mutanti e rapinatori. La conoscenza è mescolata ai miti, mentre monasteri cattolici conservano resti indecifrabili di civiltà preesistenti, in particolare della "Magna Civitas" (la civiltà europea-americana del XXI secolo). L'Ordine Albertiniano di Ricercatori e Memorizzatori di Libri, fondato da Isaac Edward Leibowitz, si è assunto il compito di salvare tutto quanto rimaneva del sapere dopo che la furia dei popoli imbarbariti si era accanita contro ogni forma di scienza e cultura, dando la colpa dell'olocausto nucleare ai sapienti e ai dotti (Periodo della Semplificazione). Nell'Abbazia del Beato Leibowitz i monaci hanno copiato ripetutamente i “Memorabilia” del passato, pur senza comprenderne il significato: per loro diagrammi, schemi e formule scientifiche sono solo simboli incomprensibili di una conoscenza che preservano fedelmente ma non possono più decifrare. Il Beato Leibowitz è considerato un grande santo ma il lettore scopre che era un fisico ebreo e i suoi documenti erano liste della spesa, biglietti della lotteria e schemi di sistemi elettrici. Ci sono pure accenni a un coinvolgimento di Leibowitz in un progetto segreto del governo americano per armamenti atomici. Frate Francis Gerard dello Utah, un giovane novizio, trova fra i documenti di Leibowitz un disegno tecnico. Ciò gli causerà moltissimi guai, soprattutto perché la causa di canonizzazione di Leibowitz è un argomento scottante, e l'abate Arkos è risentito che sia stata turbata la pace dell'Abbazia. Anni dopo, Francis è incaricato di portare il documento di Leibowitz e una sua copia a Papa Leone XXI nel Vaticano, che è a Nuova Roma, nel Missouri, poiché la Roma originale è ormai un cratere radioattivo inabitabile per millenni. Si cerca una prova che dimostri che Leibowitz si convertì al cattolicesimo, pronunziò i voti e creò l'Ordine solo dopo essere diventato certo che sua moglie fosse morta, così da poterlo canonizzare senza indugi. Francis viene ucciso nel tentativo di recuperare una copia di questo disegno, copia illuminata a cui aveva lavorato per 15 anni.

    Edited by tommy1996 - 18/3/2017, 18:23
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    Vedete, sono un semplice studente del college che vive da solo in un appartamento. Ero molto entusiasta per il rilascio mondiale di HeartGold/SoulSilver. Mi sono praticamente isolato dal resto del mondo di proposito, salvo l'utilizzare internet per la scuola. Ciò significa niente 4chan, niente /v/, niente Bulbapedia eccetera.

    Dal momento che ero impegnato con lo studio ed ero un povero squattrinato all'epoca, non fui capace di comprare SoulSilver alla data del rilascio. Alla fine dell'anno scolastico, l'ho ordinato su Amazon (mi spiace, non gioco alle maledette rom illegali). Comunque, ci ha messo una settimana ad arrivare. Quindi decisi di rigiocarmi la versione Cristallo sul GameBoy Color, nell'attesa.

    Comunque, ricordai che un bel po' di tempo fa mia madre la gettò via poiché le avevo detto che i salvataggi erano andati a puttane, ed ero abbastanza irritato. Aveva gettato via anche la cassetta della versione Argento, quindi mi rimaneva solo il GameBoy Color. Allora non ho potuto fare altro che andare al Gamestop e comprarne una versione usata - dato che era anche l'unica che avevano per il GameBoy Color. Dieci dollari - prezzo ragionevole, nonostante fosse un Gamestop. Sono tornato a casa e ho incominciato questo viaggio nostalgico. In ogni caso, è qui che le cose iniziano a farsi strane - ed è qui che inizia la ragione per cui dovreste leggere questa storia.

    Il logo della Gamefreak è apparso come di consueto, ma si è stoppato lì. Pensavo che la cartuccia fosse difettosa, o qualcosa del genere, quindi l'ho spento e riacceso. E' successa esattamente la stessa cosa. Ho provato a premere e ripremere i pulsanti A, Start, e tutti gli altri. Alla fine, il logo è scomparso e al suo posto la schermata è rimasta nera per circa cinque secondi. All'improvviso, invece di andare al Menù d'inizio come al solito, fui catapultato nel gioco, all'interno di un file già salvato - il che era strano, dato che solitamente queste cartucce vengono resettate. Ma non mi diede più di tanto fastidio, anzi, io stesso avrei scelto l'opzione 'Continua' per ficcanasare un po' nella partita del precedente propretario.

    Per prima cosa, ho dato un'occhiata alle sue informazioni. Il suo nome era semplicemente '...'. Molto originale. Poi ho controllato il suo profilo, e a quanto pare aveva 999:99 ore di gioco, le 16 medaglie canoniche, 999999 Pokédollari e tutti i 251 Pokémon sul Pokédex. Visto che, a quanto sembrava, doveva per forza avere anche Mew e Celebi doveva aver usato il Game Genie*. In alternativa, doveva essere un giocatore parecchio accanito.

    Volevo dare un'occhiata anche ai suoi Pokémon, giusto per scoprire quanto era figo il suo team. Con grande sorpresa, trovai in squadra cinque Unown e un sesto Pokémon chiamato 'HURRY' in italiano 'Sbrigati' oppure 'Fai in fretta'. Credevo che fosse semplicemente uno scherzo crudele fatto dalla persona che ha giocato per ultima con quella cartuccia, ma ho voluto comunque vedere i profili degli altri Pokémon. Come mi aspettavo, erano Unown dalla forma diversa, tutti al livello 5. Non ero ferratissimo con l'alfabeto Unown, all'epoca, ma con un po d'ingegno riuscìì a capire che i cinque unown scrivevano insieme la parola 'LEAVE', ovvero 'Vai via', 'Scappa'. Come sesto Pokémon saltò fuori un Cyndaquil (giusto per la cronaca, nella versone Argento le icons non erano ancora 'individualizzate'). Il Pokémon sembrava normale, ma aveva solo 1 HP, era al livello 5 e conosceva soltanto due attacchi: 'Ruggito' e 'Flash'. Non sapevo perché lo avesse chiamato 'HURRY', ma al momento non feci molto caso al nome. La cosa più inquietante era che, nonostante il volume della piccola consolle fosse al massimo, nessuno dei Pokémon aveva emesso il proprio verso. C'era solo silenzio.

    Avendone abbastanza del team, sono tornato alla schermata principale; mi trovavo In quella che poteva sembrare una stanza della Torre Sprout. Per qualche ragione, però, non vi erano altri personaggi al di fuori di Me. Anche peggiore era il fatto che il pilastro centrale era immobile, inclinato di lato. Non c'era musica, e non c'erano né uscite né scale, o, almeno, pensavo che non ci fossero.

    Ho gironzolato per qualche minuto, ma non riuscivo a trovare una via d'uscita. Di sicuro non era una stanza presente nella Torre Sprout, non l'avevo mai vista prima. Ho provato a cercare nello Zaino qualcosa tipo una Fune di Fuga, ma era completamente vuoto. Non c'erano neanche Pokémon selvatici.

    Finalmente, trovai una scala, che saltò fuori essere dietro il 'pilastro'. Lo schermo divenne nero, poi cominciò a suonare una musica. Un brivido percorse la mia schiena, riconoscendo il tema musicale che si sente alle Rovine d'Alfa sintonizzando la Radio, la tipica musica degli Unown.

    Subito compresi che la schermata nera non era una transizione: Mi trovavo In una stanza buia. Per illuminarla avrei dovuto usare Flash. Prima di occuparmi di quello, subito cercai il PokéGear per cambiare la musica In qualcosa di più allegro, ma pare che non ci fosse nessuna Scheda Radio, né un Telefono né l'orologio. C'era solo una Mappa dove Gold (aka '...', ma da adesso lo chiamerò Gold) camminava nel buio più totale.Ricordai che Cyndaquil aveva Flash, così spensi il PokéGear e glielo feci usare. Non comparve alcun messaggio del tipo 'HURRY usa Flash!', o cose simili. La stanza si illuminò, e quasi mi pentii di averlo fatto. Il colore della stanza era un raccapricciante rosso sangue, ed un sentiero grigio lineare conduceva verso sud. La scala che avevo utilizzato era scomparsa.

    Non avevo altra scelta che andare a sud. Lo schermo diveniva più scuro ogni 20 passi, fino alla fine, dove c'era un cartello. Lo lessi, diceva: 'TURN BACK NOW'.

    Improvvisamente, mi veniva chiesto di rispondere SI' o NO, ma non sapevo a quale ipotetica domanda avrei dovuto dar risposta, visto che non me ne erano state fatte. Scelsi 'SI'', giusto perché non sapevo cosa stesse chiedendo, e lo schermo si annerì di nuovo, emettendo un suono simile a quello di quando usi delle scale nel gioco. La musica degli Unown si è fermò, e in pochi istanti venne rimpiazzata da un ben più piacevole PokéFlauto.

    Mi trovavo In un'ennesima stanza scura: col fiato sospeso decisi di usare nuovamente Flash. Improvvisamente, un Box di dialogo recitò la frase 'HURRY è esausto', il che era strano dato che se ben ricordo non era avvelenato o cose simili, e ovviamente non stavo combattendo. Andai velocemente a controllare il menù dei Pokémon e improvvisamente quel Cyndaquil non c'era più. Dopo aver controllato il team, mi accorsi che nessuno dei miei Pokémon era più lì. Tutta la squadra era stata rimpiazzata da Unown di livello 10. Ripetendo la stessa procedura adottata prima, 'lessi' quel che dicevano. Il nuovo team di Unown diceva 'HEDIED', 'È morto'.

    Comunque, dopo quel cambio inquietante, la stanza si è illuminata e mi sono ritrovato In una piccola camera grande appena quattro quadrati. I muri erano mattoni grigi, come se fossi stato In un posto chiuso. All'esterno, la stanza era nient'altro che un gruppo di tombe, simili a quelle presenti in Pokémon Rosso e Blu. Ho fatto un giro e premuto A, ma non è accaduto nulla.

    Avevo già capito che era un gioco modificato e qualche genio sadico l'aveva venduto al GameStop. Comunque, la mia curiosità mi induceva ad andare avanti. Ho ricontrollato il profilo di '...' per vedere che l'immagine di Gold non aveva più le braccia. Era anche meno dettagliata, e il suo volto sembrava triste e vuoto, ma non saprei descriverlo esattamente. Per qualche ragione, diceva anche che aveva 24 medaglie, il che era chiaramente impossibile dato che in totale sono 12.

    Dopo qualche minuto di domande senza risposta, il personaggio prese improvvisamente a girare, come se avessi utilizzato una Fune di Fuga. Invece di volare, esso girava verso il basso, come se stesse annegando.

    Dopo quella schermata, la musica si è fermata. Dopo essere atterrat, lo sprite di Gold era colorato differentemente. Invece del solito colore rosso, era completamente bianco, pelle compresa. Come se provenisse dritto dritto da un gioco In bianco e nero dei vecchi GameBoy, piazzato sullo schermo colorato di un gioco per GameBoy Color. Ho di nuovo controllato il suo profilo, ed oltre ad essere bianco come la sprite In miniatura, non aveva neanche più le gambe e dai suoi occhi sembravano sgorgare lacrime di sangue. Oltre tutto, il gioco diceva che aveva 32 medaglie, il che incominciò ad inquietarmi, dal momento che quel cambio fisso sembrava rappresentare qualcosa di importante.

    Ho poi ricontrollato anche il team, che questa volta contenteva 5 Unown e un Celebi al livello 100 senza soprannome. Gli Unown erano al livello 15 e formavano la parola 'DYING'. Ho quindi dato un'occhiata al profilo del Celebi. Era un Celebi shiny, ma di lui c'era solo mezza sprite. Una gamba, un braccio, un occhio. E un solo attacco: 'Ultimocanto'.

    L'area dove mi trovavo era, in sé e per sé, la solita Torre Sprout col pilastro immobile, eccetto per il fatto che tutto era apparentemente rosso. Ho camminato verso nord per quella che mi sembrò un'eternità. Ogni tanto, incontravo qualche personaggio non giocante generico. Erano tutti allineati di lato, a fissare il pilastro immobile al centro. Anche loro erano bianchi, e non accadeva nulla se provavo a parlare. Ho continuato ad andare a nord, finché ad un tratto il pilastro non è finalmente giunto alla fine, e con grande sorpresa in cima c'era Rosso, l'Allenatore. Gli sono andato vicino e senza neppure premere A, mi sono improvvisamente - e finalmente - trovato coinvolto in una battaglia.

    La musica riprese, e sembrava nuovamente la musica degli Unown, soltanto che era riprodotta al contrario. La sprite di battaglia di Gold coincideva con le altre: lacrime di sangue, pelle bianca e niente braccia, mentre Rosso era normalmente identico alla sua sprite normale, solo trasparente. Il testo diceva semplicemente 'vuole lottare!', come se non avesse nome, ed entrambi avevamo un solo Pokémon, il che mi parve strano visto che ero certo di avere sei Pokémon, fino a poco prima. Il mio Celebi shiny è venuto fuori, ovviamente diviso a metà. Il suono degli Shiny e l'animazione erano diversi, e sembra più il suono di moltissimi attacchi 'Stridio' consecutivi. Rosso ha mandato in campo quel che sembrava il suo normalissimo Pikachu maschio, eccetto per il fatto che era al livello 255, la sua sprite sembrava triste ed aveva le lacrime agli occhi.

    nvece del solito menù 'LOTTA/ZAINO/PKMN/FUGA', mi dava solo l'opzione 'Lotta'. Dato che Celebi ne aveva soltanto uno, l'ho scelto. Naturalmente, dal momento che Pikachu era al livello 255, ha iniziato.

    'PIKACHU usa MALEDIZIONE!', abbassando la propria Velocità e incrementando tutte le altre Statistiche. Non sono neanche sicuro che Pikachu potesse usarla, quella mossa.

    'CELEBI usa ULTIMOCANTO!', in tre turni entrambi i Pokémon andranno KO - come se avessi scelta...

    A questo punto, non ho neanche più dovuto usare il menù, la battaglia continuava senza di Me. Oltre tutto, non c'erano animazioni di nessun tipo, per qualche motivo.

    'PIKACHU usa FLAGELLO!', che non ha fatto molti danni nonostante il livello.

    'CELEBI usa ULTIMOCANTO!', ma non succede nulla, come di regola.

    'PIKACHU usa FRUSTRAZIONE!', che riduce Celebi a poco più di 10 HP.

    'CELEBI usa MALCOMUNE!', il che mi lasciò sorpreso, visto che Celebi neanche aveva quella mossa all'inizio. Ora Celebi e Pikachu avevano entrambi circa 150 HP.

    'PIKACHU usa MALOSGUARDO!', ma non accade nulla.

    Come mi aspettavo, grazie all'effetto di Ultimocanto, il mio Celebi è andato KO. Tuttavia, il testo diceva 'CELEBI è morto!', e invece dell'ordinaria scivolata dallo schermo, la sprite di Celebri è semplicemente scomparsa. Per qualche ragione, Pikachu era ancora lì nonostante l'effetto di Ultimocanto, e non mi segnalava che avessi perso. Pikachu ha usato quindi un quinto attacco.







    'PIKACHU usa DESTINOBBLIGATO!'

    ...Dopo poco, il testo diceva 'PIKACHU è morto!'. Seguì una lenta dissolvenza. Apparentemente, ero il vincitore, dato che la sprite trasparente di Red si è mostrata e ha detto '..............'.









    A quel punto, ero atterrito, anche perché la sprite trasparente di Rosso è stata decapitata, lasciando nient'altro che il suo corpo trasparente. La battaglia è finita solo in quel momento, e la schermata si è dissolta insieme alla musica.

    Al ritorno alla schermata di gioco, c'è stato un altro cambio nella sprite di Gold - ora trasparente come quella di Rosso. Velocemente, ho ricontrollato ancora il profilo di Gold, e questa volta ho trovato soltanto la sua testa, con la pelle trasparente. Essa era leggermente zoomata, mostrando il vuoto nero dei suoi occhi. Adesso il gioco affermava che aveva 40 medaglie. Sono quindi tornato indietro per controllare i Pokémon: erano tutti Unown shiny al livello 20, che formavano la parola: 'NOMORE'.

    Ero quasi giunto alla fine. Non c'era musica, apparentemente, ma stranamente mi sentivo come se qualcosa potesse ancora essere sentito. Ero tornato nella mia stanza a Borgo Foglianova. Forse adesso si inizia a giocare decentemente, ho pensato.

    Ma chi volevo prendere In giro.

    Sapevo che quel cazzone sadico doveva aver combinato qualcosa. Ho 'camminato' per la stanza per provare ad interagire con le cose, visto che avevo paura di scendere le scale e di vedere quello che mi stava aspettando laggiù. Nota, ho detto 'camminato', perché mentre lo schermo si muoveva, gli arti trasparenti di Gold erano immobili, e fluttuava, come i fantasmi che trovi in Diamante e Perla.


    Come mi aspettavo la radio, il PC e la TV non funzionavano, così non ho avuto altra scelta che andare giù. Sono finito al piano terra della mia casa. Tutto appariva normale, tranne per il fatto che la mamma non era In casa. Dopo aver tentato di interagire con gli oggetti della stanza - fallendo miseramente - , decisi di andare fuori, ma la porta non funzionava.

    La cosa strana è che mi permetteva di camminare nel vuoto. Ho continuato ad andare a sud giusto per vedere che cosa diamine stava succedendo. La mia casa scompariva man mano che andavo avanti. Era inquietante il fatto che quando sono entrato nel vuoto, il contorno della sprite trasparente di Gold è diventato bianco, In completo contrasto con il nero. Alla fine, ho raggiunto un'area bianca e Gold è tornato nero e trasparente. Ho continuato a sud senza pensare di fermarmi.

    Dopo una lunghissima camminata, ho finalmente incontrato qualcosa. Era la sprite regolare di Gold. Gli ho parlato. Mi ha detto 'Addio per sempre ....' (con uno spazio tra il 'sempre' e i puntini di sospensione), ed è scomparso. Non appena è successo, un testo è apparso, dicendo '??? usa INCUBO', il che, a questo punto, non lo credo impossibile. Gold ha nuovamente eseguito l'animazione della Fune di Fuga, annegando ancora una volta.

    Mi sono trovato di nuovo nella stanza chiusa di prima, quella con le tombe. O almeno, così credo, dato che non c'era più la sprite. Ho provato a camminare, ma nulla si muoveva - non si udiva neppure il rumore di quando vai a sbattere contro un muro. Ho controllato per l'ultima volta la scheda di Gold, per trovare il vuoto assoluto. Niente sprite di Gold, 0 medaglie, e tutte le foto dei capipalestra di Johto in basso rimpiazzate da teschi.


    Ho poi ricontrollato i miei Pokémon, sei Unown al livello 25. Come mi aspettavo, la frase che ho letto era 'IMDEAD'.

    Tornato alla schermata di gioco, la stanza dove avrei dovuto trovarmi era ricoperta dagli stessi mattoni dei muri. Ho realizzato soltanto alla fine che cosa diavolo era quella stanza, quando il testo finale ha detto

    'R. I. P ...'

    Quella stanza era una tomba, circondata da altre tombe. Gold era già morto. E' morto qualche anno dopo aver sconfitto Rosso, credo.

    Era un giovane allenatore che, nonostante i suoi sforzi nel collezionare medaglie e l'impegno che aveva messo nel diventare maestro di Pokémon, non è comunque stato capace di evitare un destino di morte, e i suoi sforzi sono forse stati dimenticati dalla generazione successiva.



    Non sono riuscito ad evitare il testo, non aveva importanza cosa premessi. Ho provato a resettare il gioco, ed è successa esattamente la stessa cosa; a quel punto, ho deciso di abbandonare per sempre quel terribile incubo.

    Dopo quell'esperienza, non guarderò mai più gli Unown con gli stessi occhi. Dicono che soltanto la prima generazione può vantare storie e leggende di questo tipo, ma anche la seconda mi ha mostrato il suo lato oscuro, e quanto spiacevole possa essere la verità. Per carità, mi sono anche goduto SoulSilver con immensa gioia, ma ancora non riesco a non pensare a ciò che quel gioco truccato ha voluto dirmi.

    Lost_silver_by_wolvaria_d3ajcjz

    Gameplay completo del pokémon lost silver
    https://m.youtube.com/watch?v=JzQOWFu_KYA
  8. .
    Avete mai sentito di Atmosfear? Come molti altri giochi da tavolo degli anni '90, si vendeva con una videocassetta temporizzata col tuo gioco. Il personaggio che appariva nel filmato ti dava istruzioni sul da farsi mentre giocavi nel tempo reale. Essendo un fifone, rifiutai di giocarci quando la mamma ce lo portò. Mio fratello fu deluso del il fatto di non poter giocare a Atmosfear, ma mia madre aveva la soluzione. Portò Rap Rat.

    Era una robetta fosca e a buon mercato adattato per i bambini della mia età. Giravi intorno al tavoliere, raccoglievi il formaggio e vinceva il giocatore che raggiunge il traguardo per primo. Ci sembrava abbastanza semplice e siccome ricordava Topo Trap (che noi non avevamo) non ci furono obiezioni. Inserimmo il filmato nel lettore VHS e preparammo il gioco. La prima parte del filmino era una semplice spiegazione delle regole e istruzioni su come funzionava il gioco.

    Poi apparve Rap Rat in TV. Non era esattamente... Quello che ci saremmo aspettati. Mio fratello minore, che all'epoca aveva solo tre anni, corse immediatamente fuori dalla camera piangendo. Quel ratto non sembrava neanche un ratto. Le orecchie erano fin troppo grandi. Aveva una bocca foderata con due denti, l'interno della bocca sembrava perfino gonfio, arrossato. La parte più suggestiva della cosa, però, erano gli occhi. Erano grandi, vitrei, come quelli di un pesce.

    Chiesi a mia madre, prima lamentandomi, poi implorandole, di spegnere il televisore. Improvvisamente Rap Rat gridò, lamentandosi e strillando, dicendo: "ASPETTA IL TUO TURNO!" con una mostruosa voce demoniaca a bassa tonalità che non era per niente come la sua tipica vocetta nasale odiosa. Sullo sfondo sentivamo la voce del narratore che diceva: "Lui è Rap Rat, e lui è il capo..." ripetute volte con un tono eccessivamente serio.

    Il filmato era... Indescrivibile. Varie immagini apparivano sullo schermo in una rapida successione, sovratagliati con gli occhi inespressivi di Rap Rat. Le immagini mostrate erano le cose di cui avevo paura all'epoca: una persona che guardava sotto da un balcone, un calabrone che pungeva lentamente qualcuno nell'occhio, il primo piano estremo di una tarantola, una fossa piena di cobra brulicanti e una siringa insanguinata riempita di liquido verde. Spegnemmo il televisore e io corsi fuori urlando, sbattendo la porta della mia camera. A mia madre ci vollero venti minuti per convincermi che il video era finito e che non lo avrei mai e poi mai più visto. Ebbi incubi per tutta la settimana riguardanti Rap Rat.

    Quella non fu l'ultima volta che vidi Rap Rat. Quando io e la mia fidanzata ci stavamo preparando ad andare a vivere insieme, trovai la scatola del gioco di Rap Rat con la videocassetta mentre sistemavo il mio armadietto. Il gioco era in perfette condizioni, apparte uno strato di polvere e sporcizia. Com'è strano... Ma mia madre non se n'era sbarazzata? E che ci faceva il gioco nella mia camera? Rilasciai un sussulto quando lo vidi e la mia ragazza entrò in camera chiedendo quale fosse il problema. Ansimando, le dissi: "Rap Rat!" Lei rise chiedendomi se era uno scherzo. Io scossi la testa, dicendole che non lo era. Lei non mi credeva. Non mi credeva nessuno. Decisi che l'unico modo di dimostrarle che le dicevo la verità era quello di mostrarle il filmato. Presi in prestito il lettore VHS dai vicini e feci partire il filmato per lei.

    ... Le immagini erano cambiate. Vidi un pagliaccio col naso rosso che esplodeva schizzando sangue sullo schermo, una donna seduta in una camera buia, un uomo che veniva costretto a raccogliere un pezzo di metallo bianco rovente e di tenerlo sulla sua mano tesa finché non diventava un rancio cuoioso. Sentivo lo stesso rumore graffiante che sentii da bambino amplificarsi diventando sempre più forte. Poi Rap Rat sbucò fuori e cominciò a torcere il proprio corpo e ad avere convulsioni, con le braccia che andavano di qua e di là. Non sembrava più un costume... Il feltro sembrava una pelliccia vera. La faccia non era di plastica, ma piuttosto una setola di spine con i denti. Gli occhi rivolti all'indietro improvvisamente tornarono giù: gli occhioni da pesce di Rap Rat mi fissarono, scrutando ogni mio movimento, ogni mia espressione. Poi sorrise ampiamente e indicò alla mia fidanzata distendendo un unica manina disumana.

    Udii un lieve graffiare provenire alla porta di casa. Lo schermo TV divenne bianco e poi passò in modalità statica. Il graffiare divenne sempre più rumoroso. Non era più solo un graffiare, ma tonfi: tonfi di piccoli piedi sul legno. La mia ragazza mi abbracciò impaurita e io ripresi i sensi. Prima che qualsiasi altra cosa potesse avvenire, fermai il video ed espulsi fuori la videocassetta. Il graffiare cessò. Quando guardai fuori dalla finestra del soggiorno, non c'era niente lì fuori.

    La polizia venne poco dopo, informandoci di essere stati invati qui poiché uno dei vicini li ha chiamato dopo aver visto una figura davanti alla nostra porta di casa. Io e la mia ragazza non potevamo spiegare ciò che era successo, e dovetti mentire al poliziotto dicendogli che eravamo noi. Ero furioso del fatto di essere terrorizzato da un gioco per bambini. Quando raccolsi la videocassetta, mi bruciò la mano, come se avessi toccato un becco di Bunsen alla massima impostazione. Usai dei guanti da forno per maneggiare la cassetta, ma scottava lo stesso. La portai fuori, la buttai a terra sul marciapiede e la feci a pezzi calpestandola con i miei stivali invernali.

    Io e la mia fidanzata abbiamo avuto incubi tutte le notti. Ci saremo svegliati nel cuore della notte e ci saremo messi a descrivere le immagini stranamente simili che avevamo visto nel nostro sonno. Il graffiare si sentiva sempre ogni notte quando le luci erano spente ed era tutto buio, tranne che per la luce della Luna che filtrava dalla finestra. Però il graffiare si faceva sentire solo ogni volta che camminavo presso la porta di casa e ogni volta che pronunciavo il nome di Rap Rat. Era un suono simile a qualcosa che veniva strisciato sul terreno al di fuori della porta... A camminare in tondo... Ad aspettare. E io avrei aspettato con la coperta tirata su fino al collo, finché non avrei ceduto alla stanchezza.

    A questo punto ero determinato a fare causa alla compagnia per i danni. La prima cosa che feci era quella di chiamare mia madre per chiederle dov'è che ha preso Rap Rat. Mi disse che non ne aveva idea. Contattai un mercante che vendeva versioni di Rap Rat e gli domandai come poter contattare la società che ha creato il gioco. Lui mi inviò questa e-mail:

    "Non so chi abbia creato il gioco, ma so che è stato fatto dagli stessi che hanno creato 'Atmosfear'. La compagnia si chiama 'Un Paio di Cowboys'. Provi con loro."

    Feci un po' più di ricerca e scoprì che la compagnia ha chiuso nel 1994... Due anni dopo aver creato Rap Rat. E presto scoprì perchè lo abbiano fatto.

    Come Rap Rat venne concepito

    Nel 1992, l'anno in cui il gioco fu ideato, la Un Paio di Cowboys commissionò una società di produzione ad Haiti per creare il burattino ritratto nel gioco. La società che ha creato il pupazzo aveva una fabbrica sfruttatrice, dove costringevano le donne e i bambini di lavorare per produrre i vari componenti del pupazzo, tra cui il feltro e la plastica.

    Un giorno una giovane ragazza haitiana ebbe il braccio catturato dalla macchina da cucire industriale. Uno dei supportatori della macchina cedette e colpì la bambina al collo, uccidendola all'istante. Pochi giorni dopo il funerale, la madre della bambina venne alla fabbrica chiedendo di vedere il proprietario, il quale però negò di avere qualsiasi cosa a che fare con l'incidente. In un impeto di rabbia, la madre disse che il "sangue da un innocente" sarebbe penetrato in ogni fessura del pupazzo, tutti i componenti con cui è stato creato e che tutti coloro che lo toccano sarebbero morti. Affermò di aver invocato un "demone della paura" e urlò: "APARAT VI MALEDIRÀ!"

    Il proprietario della fabbrica rise a queste minacce e raccontò la storia di Aparat ai suoi capi aziendali, che venne sparsa scherzosamente in giro da persona a persona e il gioco fu rinominato "Rap Rat", un vago anagramma di Aparat. Ogni recitazione del nome Aparat avrebbe portato con se' una maledizione sempre più grave. A soli due anni dopo la creazione di Rap Rat, la compagnia chiuse bottega e i proprietari vennero assunti nella Mattel.

    C'erano storie di lavoratori che supplicavano di avere dei giorni liberi, che saltavano il lavoro per settimane e settimane, che trovavano il pupazzo in posti strani. Presto ci furono storie di suicidi. Truci e violenti suicidi in cui i lavoratori si sarebbero messi a pugnalare le proprie mani e darsi fuoco per bruciare vivi, scrivendo "IO SONO LA PAURA" sulla superficie più vicina con il sangue.

    Nessuno sa che fine abbia fatto il pupazzo di Rap Rat dopo che i proprietari se ne fossero andati. Alcuni dicono che le ultime cose che vedevano le vittime prima di impazzire del tutto erano dei grandi occhi infossati simili a quelli di un pesce.

    Avvertimento

    1) MAI E POI MAI dire "Aparat" ad alta voce. Pronunciare il nome di un demone ad alta voce è come un invito, un'evocazione. Se l'avete già fatto, non c'è modo di annullarla.

    2) Non cercate di parlare o contattare Aparat.

    3) Evitate di restare svegli fra le 3 e mezza del mattino e le 4, quando è più probabile che Aparat cerchi di spaventarvi.

    Il video

    La cassetta è tornata. Credevo di averla calpestata, di averla fracassata fino all'altro mondo, ma è tornata. L'ho trovata ieri nel cassetto dei calzini.

    Questa volta ero pronto. Un sacco di persone mi hanno contattato cercando di ottenere la videocassetta o qualche filmato dal gioco da tavolo. La mia risposta per quelli che sono interessati è che è fin troppo pericoloso. Se ve la dassi, potrebbe benissimo farvi impazzire, spaventarvi a morte. Il gioco, la cassetta e Rap Rat stesso hanno una specie di strano potere. Rap Rat mi insegue ovunque vada. Vedo delle piccole ombre in un angolo, sento dei versi provenire dal corridoio quando sono l'unico in casa. Se Rap Rat è lì, te lo farà capire, ma non si farà vedere... Finchè non sarà troppo tardi, naturalmente.

    Molta gente ha guardato la videocassetta "normale" dal gioco da tavolo "normale"... Ed è questo il punto... Rap Rat può apparire normale. Ti ingannerà facendoti credere di essere solo un pupazzo, e poi ti pedinerà giorno e notte.

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  9. .
    Questo è l’ultimo, lo prometto.

    I pensieri della giovane erano talmente tremendi che aveva paura che chi era vicino potesse sentirli, camminava per la strada guardandosi attorno sapendo che nessuno sospettava di lei. Il suo aspetto dolce e tenero la proteggeva da ogni sospetto; la grande città avrebbe tremato dalle fondamenta se solo avesse saputo.



    La sua vittima stava svoltando l’angolo, stava per cambiare distretto e la ragazza nascose leggermente il distintivo luccicante che avrebbe potuto attirare troppa attenzione. La neve era bianca e candida, il povero ragazzo continuava ad avanzare completamente all’oscuro di quello che lo aspettava, lasciava impronte profonde e fischiettava.

    Non era uno sconosciuto questa volta: quell’imbroglioncello le aveva fatto fare la figura da cretina e subito Judy aveva voluto fargliela pagare. Quando avevano parlato, qualche giorno prima, nella sua mente si erano formate immagini di sangue, urla e torture; aveva cercato di resistere, ma, alla fine, aveva deciso di cedere e sfogarsi, un’ultima volta.



    Nick, così si chiamava l’ignara creatura che avrebbe visto il vero volto della ragazza, stava semplicemente controllando la zona alla ricerca di un’idea per qualche piccola truffa, qualcosa di veloce per fare un po’ di soldi facili. Era arrivato vicino a uno stabilimento circondato da una rete metallica, ormai era sceso il sole e il buio stava prendendo possesso di tutto; si mise a guardare tutto e ogni tanto si accarezzava la cravatta blu a righe che aveva sopra la camicia verde a maniche corte. Judy aveva notato che era un suo piccolo tic nervoso e sorrise maliziosa decisa ad entrare in azione. Si guardò alle spalle e vide che non c’era assolutamente nessuno.

    «Nick, cosa ci fai qui? Stai architettando qualche altro crimine?»

    Nick si voltò colto alla sprovvista e sorrise muovendo la testa a destra e a sinistra con aria strafottente.

    «Agente, mi stai seguendo forse? Non sei un po’ lontana dal tuo distretto? Che c’è, non ci sono più auto a cui fare multe, carotina?»

    La ragazza rise e cominciò a camminare di lato per tagliargli vie di fuga, si muoveva con una lentezza esasperante e continuava a mantenere il contatto visivo, consapevole che quello stupido non la vedeva come una vera minaccia.



    «Divertente, veramente. No, in effetti non sono qui in veste ufficiale; volevo solo finire la discussione dell’altro giorno.» con la mano destra aveva tolto la sicura al suo spray antiaggressione e si teneva pronta a muoversi.

    «Suvvia, carotina, non te la sarai presa, spero.»

    «Chi, io? Ma certo che no.» i suoi meravigliosi occhi viola erano magnetici e Nick continuava a fissarla. Per la prima volta, il ragazzo, si sentì a disagio; si guardò attorno e vide di non avere vie d’uscita e indietreggiò finché non sentì il freddo metallo della rete. Il freddo era pungente e il vento ululava tra i palazzi.

    Con una piccola nuvola di condensa, Nick iniziò. «Mi dispiace se ti ho offesa.» la sua voce era leggermente tremante e la giovane agente di polizia sorrise.

    «Ora ti dispiace? Sai, conosco i tipi come te. Te ne approfitti dei più deboli senza alcun tipo di rimorso; ne ho incontrati fin troppi, ma la sai una cosa?»

    A quel punto Nick cercava con lo sguardo un modo per aggirare Judy e scappare via. «Cosa?» chiese per prendere tempo.

    «Quelli come te, quando si ritrovano con le spalle al muro, magari a causa di una come me… ve la fate sotto, siete solo dei codardi.»

    Nick provò a svicolare, ma l’agente di polizia si mosse fulminea e lo aggredì con lo spray prendendolo agli occhi; lo sfortunato iniziò a urlare e a dimenarsi in terra per il dolore.

    «Deve fare male.» Lo canzonò Judy chinandosi un poco. Nick allungò le mani per cercare di afferrare la ragazza, ma lei si spostò e gli tirò un calcio al volto rompendogli il naso. Il sangue schizzò sulla neve, macchiandola di un rosso molto acceso che brillava grazie alla luce del lampione. Judy saltò di lato e prese il piccolo manganello che aveva nascosto sotto la divisa da ausiliario del traffico, camminò lentamente avvicinandosi alla sua vittima che stava indietreggiando rimanendo a terra. Gli occhi verdi di Nick erano pieni di orrore e la ragazza se ne nutrì.

    «Hai paura di me adesso?»

    «Sì.» disse il poveretto ritrovandosi nuovamente con le spalle alla rete.

    «Non mi chiami più carotina ora?»

    «Mi dispiace. Ti chiedo scusa.»

    «Oh, se mi chiedi scusa ti perdono. Tutto apposto, puoi andare.» a stento riusciva a trattenere le risate.

    «Davvero?» chiese Nick tenendosi il naso e stringendo gli occhi che continuavano a bruciargli.

    La poliziotta rise di gusto e alzò il manganello. «No.» disse con una voce dolcissima prima di calare il braccio e picchiare selvaggiamente il povero Nick.



    Ogni colpo era più violento del precedente e, molto presto, iniziò a schizzarle del sangue sulla faccia. I suoi occhi riflettevano la pazzia e un fuoco le esplose nel cuore facendola sentire appagata e in pace con il mondo. Quando, finalmente, la sua furia si fu placata, Judy guardò il corpo martoriato della sua vittima e sospirò soddisfatta; il sangue le aveva sporcato la divisa e la sua morbida pelliccia grigio chiaro era disseminata di gocce rosso porpora.

    Lentamente immerse il dito in una di queste e rimase qualche secondo a guardare il liquido che le colorava il piccolo artiglio, poi, velocemente e inaspettatamente, si infilò il dito in bocca e assaporò il salato gusto della sua vendetta.

    A quel punto doveva solo nascondere il cadavere, alla fine era solo un altro predatore scomparso, il suo caso si sarebbe aggiunto a quello degli altri e nessuno sarebbe risalito a lei.

    Era intoccabile, nessuno avrebbe scoperto la realtà, nessuno l’aveva mai scoperta negli anni; nonostante le volpi che sparivano, lei era solo una dolce e soffice coniglietta.

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  10. .
    CITAZIONE (HarryHorror @ 7/11/2016, 23:45) 
    Di questo videogame ne hanno parlato molto male anche le recensioni, anche se non l'ho mai provato lo ammetto.

    Come mai? A me sinceramente lo provato dalla mia infanzia e ti posso dire che mi ha attirato molto la trama oltre che sembra quasi una serie TV mi pare un po' strano che qualcuno parlasse male di quel gioco
  11. .
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    Sviluppo Eden Games,, Hydravision Entertainment, Atari

    Pubblicazione Atari

    Ideazione Nour Polloni

    (Produttore) Serie Alone in the Dark

    Data di pubblicazione Xbox 360, PS2, Wii, Microsoft Windows, PSP
    Europa 20 giugno 2008
    Stati Uniti 24 giugno 2008
    Australia 26 giugno 2008
    PlayStation 3:
    Stati Uniti 18 novembre 2008
    Europa 21 novembre 2008
    Australia 11 dicembre 2008

    Genere Azione, Avventura dinamica
    Tema Survival horror
    Modalità di gioco Giocatore singolo

    Piattaforma PlayStation 3, PlayStation 2, Nintendo Wii, Xbox 360, PlayStation Portable, Microsoft Windows

    Motore grafico Twilight 2
    Supporto Blu-ray Disc, DVD-ROM, UMD, Nintendo optical disc

    Fascia di età BBFC: 15 (Xbox 360), 18 (PC)
    ESRB: M
    OFLC (AU): M
    OFLC (NZ): R16
    PEGI: 16 (PlayStation 2, Wii), 18 (Pc, PlayStation 3, Xbox 360), violenza, turpiloquio
    USK: 16 (PlayStation 2, Wii), 18 (Pc, Xbox 360)

    Periferiche di input Sixaxis o DualShock 3, DualShock, Gamepad, Wiimote, Tastiera, Controller Wireless

    Specifiche arcade
    Risoluzione 1120x630p (PlayStation 3)
    1040x600p (Xbox 360)

    Descrizione
    Alone in the Dark (inizialmente dotato del sottotitolo Near Death Investigation, poi eliminato) è un videogioco survival horror sviluppato da Eden Games. Il gioco, quinto capitolo della serie omonima, è uscito nel mese di giugno 2008 per PlayStation 2, PlayStation Portable, Xbox 360, Nintendo Wii e Microsoft Windows, mentre la versione Playstation 3 (con il nome di Alone in the Dark: Inferno) è stata pubblicata il 13 novembre 2008 e al suo interno ha degli episodi esclusivi aggiuntivi.

    La Trama
    A differenza degli altri episodi, che si svolgevano in sobborghi sinistri e ville spettrali, l'avventura è questa volta ambientata a New York, nell'immenso Central Park deturpato da alcune entità malefiche.

    Il protagonista Edward Carnby è ancora una volta alle prese con le creature delle tenebre, e alle sue costole si ritrova una misteriosa setta di fanatici che lo vuole morto capitanata da un certo Crowley, che vuole dominare il mondo con questo esercito di mostri. Il gioco inizia con Edward che si risveglia senza memoria in una stanza sconosciuta. Dopo aver assistito a un interrogatorio posto ad un anziano signore, Carnby viene scortato sul tetto del edificio per essere eliminato da un membro dei "Neo Alchimisti". Ma poco prima che il mercenario possa ultimare il suo dovere, una "crepa vivente" lo circonda e lo "divora" nel sottosuolo, dando a Carnby la possibilità di fuggire. Si inoltra nella tromba di un ascensore in cui sono presenti Crowley, un giovane adepto e l'anziano ostaggio visto prima. Edward assiste dal tetto dell'ascensore al discorso tra i due anziani ma all'improvviso una Crepa compare e uccide il giovane. La Crepa causa delle scosse che spezzano i cavi dell'ascensore e costringono il protagonista a saltare via per salvarsi.

    Dopo essersi calato nuovamente nella tromba dell'ascensore raggiunge un corridoio in cui incontra Anna, una giovane donna, e il suo compagno intrappolato nel suo ufficio. Carnby spegne l'incendio che blocca l'uscita e sfonda la porta con un estintore. Ma andando avanti nell'edificio il protagonista e i due sono costretti a separarsi, così Carnby si trova da solo in una stanza che inizia a sgretolarsi e a crollare. Edward scala la parete del palazzo, insieme al ritrovato compagno di Anna, che in seguito cadrà giù dal palazzo, sinché non incontra quest'ultima, che viene però in breve inghiottita da una crepa. Dopo aver continuato a scalare la parete, si inoltra nell'edificio, dove Carnby si ritrova a combattere contro Anna, tramutatasi in un Umaniz (delle persone inghiottite dalle Crepe e poi possedute da misteriose entità) che parla con Carnby, definendolo come il suo "miglior burattino". Dopo averlo sconfitto, il protagonista si inoltra ulteriormente e incontra, in un ascensore sospeso a 20 piani d'altezza, Sara Flores, una gallerista che lavora presso l'edificio.

    Carnby e Sara sono rinchiusi, e le urla della ragazza attirano degli Umaniz che fanno precipitare l'ascensore. Arrivati al piano terra, dopo essere usciti dall'ascensore, un Umaniz li attacca, ma Carnby riesce a sconfiggerlo. I due riescono così ad uscire dalla hall dell'albergo e ad arrivare al parcheggio dove incontrano Theophile Paddyington, l'anziano con il quale Carnby era tenuto in ostaggio, e che sembra conoscere molto bene quest'ultimo. Così i tre, usciti dal parcheggio, si trovano costretti fuggire in auto mentre numerose Crepe molto profonde isolano Central Park dal resto della città, ma infine, dopo un incidente stradale, riescono a rifugiarsi nel parco, dove il vecchio da un ciondolo a Carnby e dopo avergli raccomandato di recarsi al Museo di Central Park e di cercare la "stanza 943", si spara un colpo in testa. Carnby però è rimasto ferito a un braccio durante l'incidente in auto e Sara si divide in cerca di un'ambulanza. Così, il protagonista è costretto a cercare da solo un modo per curarsi e giunge presso un bagno pubblico dove sono presenti dei kit di pronto soccorso ma, mentre ci si dirige, viene attaccato da numerosi "vampiriz" (delle creature simili a pipistrelli).

    Dopo essersi curato come meglio poteva, Edward comincia a scendere giù in un crepaccio, sino a quando non raggiunge le fogne. Dentro queste Carnby riceve una telefonata da Crowley, che gli rivela il cognome. Dopodiché Carnby si addentra nelle fogne per cercare un'uscita, trovata questa, finalmente libero, si ritrova però costretto ad affrontare alcuni nemici e diverse difficoltà per raggiungere l'ambulanza in cui sono presenti Sara e li dottor Hartford. Qui Carnby, grazie al database del computer di Hartford, scopre il suo passato: Egli, Edward Carnby, era un investigatore del paranormale che operava agli inizi del Novecento, diventato famoso in seguito alla risoluzione del suicidio dell'artista Jeremy Hartwood, avvenuto nel 1923. Scompare misteriosamente all'età di trentatré anni nel 1938 mentre lavorava a un caso, e da allora non si hanno più sue tracce.

    Carnby conviene allora che deve fare ulteriore luce sul suo passato, quindi lascia il dottor Hartford e, dopo varie peripezie con Sara giunge al museo, dove è costretto ad affrontare una enorme creatura. Presso i sotterranei del museo, Carnby trova la "stanza 943", dove Carnby, scopre quello che tanti anni prima era stato il suo ufficio.

    Trailer https://m.youtube.com/watch?v=3E-yIthjcEc

    Gameplay https://m.youtube.com/watch?v=vMb0AbRaG9U
  12. .
    CITAZIONE (HarryHorror @ 2/11/2016, 10:09) 
    Non male questo gioco di azione!
    Lo giocai sulla psp tanti anni fa, mi ricordò molto god of war come gameplay.

    Si infatti diciamo che e un misto tra god of war e bayonetta però secondo me è meglio Dante's inferno rispetto gli altri giochi
  13. .
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    Sviluppo Visceral Games (PS3 e X360), Behaviour Interactive (PSP)
    Pubblicazione Electronic Arts
    Data di pubblicazione PlayStation 3, Xbox 360: 5 febbraio 2010 Playstation Portable: 26 febbraio 2010

    Genere Avventura dinamica
    Tema Horror, Fantasy

    Modalità di gioco Giocatore singolo (ma, attraverso un'espansione scaricabile a pagamento, è giocabile anche in cooperativa per due giocatori in locale oppure online)

    Piattaforma PlayStation 3, Xbox 360, PlayStation Portable
    Supporto Blu-ray Disc, DVD-ROM e UMD

    Fascia di età 18+

    Periferiche di input Sixaxis o DualShock 3, Controller Wireless, Gamepad, Tastiera e mouse
    Espansioni St. Lucia Edition

    Dante's Inferno
    ダンテス・インフェルノ
    (Dantesu Inferuno)
    OAV

    Lingua orig. giapponese
    Paese Giappone
    Autore Jonathan Knight
    Regia Shukou Murase, Yasuomi Umetsu

    Char. design Tsukasa Kotobuki
    Dir. artistica Eiji Wakamatsu, Tomoaki Okada

    Musiche Christopher Tin
    Studio Manglobe, Production I.G

    Rete Super Channel
    1ª edizione 9 febbraio 2010
    Episodi unico
    Aspect ratio 16:9

    Descrizione
    Dante's Inferno è un videogioco in stile avventura dinamica, uscito il 5 febbraio 2010 per PlayStation 3 e Xbox 360 e il 26 febbraio per PlayStation Portable. È stato sviluppato da Visceral Games per PlayStation 3 e Xbox 360 e da Behaviour Interactive per PlayStation Portable, ed è liberamente ispirato alla cantica dell'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri. Recentemente è uscita una versione di Dante's Inferno anche sul noto social network Facebook.

    La Trama
    Dante's Inferno è ispirato molto liberamente alla prima cantica della Divina Commedia. Il giocatore controlla Dante, un veterano della terza crociata, che ha lasciato la sua amata Beatrice e cerca di salvare la sua anima da Lucifero, che ha bisogno di essa per liberarsi dall'Inferno e tentare nuovamente di riprendere il Trono di Dio. Nel suo viaggio attraverso i terribili cerchi dell'Inferno, Dante si confronta con i propri peccati, il passato della sua famiglia e i suoi crimini di guerra.

    Trailer
    https://m.youtube.com/watch?v=KLFtQxzPYUU

    Gameplay
    https://m.youtube.com/watch?v=s5yNgDPneD8
  14. .
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    Sviluppatori In Utero.

    Editori Ubisoft
    (PS2, Windows)
    Bigben Interactive (DC)

    Piattaforme
    Dreamcast, PlayStation 2, PC Windows,

    Data pubblicazione

    UE 7 dicembre 2001 (PS2)

    UE 1° marzo 2002 (PC)

    UE 12 aprile 2002 (DC)

    Genere Platformer

    Tema Dark Steampunk Horror Thriller

    Modalità gioco Singolo giocatore

    Descrizione

    Evil Twin: Cyprien's Chronicles è un gioco della piattaforma sviluppato da Ubisoft e In Utero per il Dreamcast, PlayStation 2 e PC Windows.

    Il gioco prende il controllo sopra un giovane orfano chiamato Cyprien, che è preso ad un mondo da incubo e possiede la capacità di trasformare in una versione eccellente di se stesso. Il suo alter ego, Supercyp lo aiuta nel suo viaggio a Loren Darith per liberare il suo orsacchiotto, Lenny.

    La Trama

    La storia comincia con Cyprien al suo orfanotrofio che fissa alla sua riflessione di se stesso nel bagno. Il suo compagno, Dave entra nella stanza e gli dice di uscire nella stanza principale. È il compleanno di Cyprien. Altri amici, il Vince, il Joey e lo Steve di Cyprien stanno aspettandolo. Entra nella stanza, completamente apatico e depresso. Steve spiega che i genitori di Cyprien erano morto sul suoi compleanno e foglie di Cyprien la stanza. È accolto da Lenny, dal suo orsacchiotto e dall'amico immaginario. Cyprien, già irritato con la pletora di domande dei suoi amici, diventa isterico e dice a Lenny che è soltanto un giocattolo e condanna il mondo di Lenny (Undabed) ad oblio. Cyprien comincia a ridere e la stanza si scurisce, Lenny scompare e gli amici di Cyprien stanno afferrandi dai tentacoli oscuri scuri. Dopo che il havok si abbassa, Cyprien si sveglia dal suo stato unito incosciente e non può trovare Lenny. Poi è teletrasportato a Undabed ed è accolto da Wilbur, un amico di Lenny. Wilbur poi spiega che una grande onda ha spazzato tutto via e una torre massiccia (Loren Darith) è comparso ed in quella torre ha vissuto una creatura spaventosa nominata “il Master„. Il Master ha manipolato la gente di Undabed cancellando tutte le tracce del passato ed ha affidato una chiave alla gente di Demi Island, chiamata “il grande Zippete„. Lenny è andato a Demi Island ottenere quel molto chiave e quasi è potuto ottenerlo. Tuttavia, le truppe del padrone hanno arrestato Lenny prima che potrebbe mettere le mani su. Il Master ha preso il controllo di Demi Island convincendo la gente di Demi (di cui i corpi sono spaccati in due) che i loro corpi erano una volta interi ed ha portato via lo Zippete e trovato che fosse vestigie di quando il Demi dove intero.Il Master poi ha diviso lo Zippete in quattro pezzi, ciascuno sparso su 4 mondi differenti. Dipende poi da Cyprien per acquistare le 4 parti di grande Zippete e da Lenny libero.

    Trailer

    https://m.youtube.com/watch?v=kHjbJY8DPTE

    Gameplay

    https://m.youtube.com/watch?v=WqrNTqG0168

    Edited by tommy1996 - 24/11/2015, 20:37
  15. .
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    Sviluppo DreamForge Entertainment

    Pubblicazione ASC Games (1998) XS Games, LLC (2002)

    Data di pubblicazione 30 aprile 1998

    Genere Avventura grafica

    Tema horror Thriller

    Modalità di gioco Singolo giocatore

    Piattaforma Microsof Windows Android IOS Apple

    Supporto 3 CD-ROM

    Fascia di età ESRB: T

    Periferiche di input Mouse, tastiera

    Descrizione

    Sanitarium è un videogioco pubblicato nel 1998 dalla ASC Games. Sanitarium è di un horror thriller psicologico che racconta la storia di un uomo chiamato Max Laughton, colpito da amnesia in seguito ad un incidente stradale, ed i suoi tentativi di svelare i dettagli del suo ricovero in un bizzarro manicomio stile medievale. La ricerca della sua identità, e della "verità" avverrà fra le mura del manicomio ed attraverso flashback, che faranno affrontare Max con i fantasmi del suo passato.Il gioco utilizza una prospettiva che segue le vicende dall'alto ed un sistema di movimento 2D. ogni ambiente presenta una atmosfera differente a seconda se ci si trova nel mondo reale, nel mondo immaginario o in un ambiente intermedio creato dall'immaginazione del protagonista. In molti casi comunque non è chiaro al giocatore se il personaggio è nella realtà o nella propria immaginazione.Il gioco è stato ripubblicato nel 2002 per essere compatibile con Windows XP.

    Il Gioco

    Sanitarium è diviso in diversi livelli o "capitoli", ognuno dei quali dotato del proprio stile ed atmosfera. Il giocatore in ogni capitolo deve trovare indizi, risolvere puzzle ed interagire con altri personaggi per raggiungere una sfida finale, in cui il giocatore deve raggiungere la fine di un percorso, evitando gli ostacoli. Se il giocatore non ci riesce (perché per esempio viene ucciso durante il percorso), il giocatore viene trasportato all'inizio del percorso, senza perdere i progressi fatti, dato che nel gioco non c'è possibilità di arrivare ad un Game Over. Quando invece il giocatore raggiunge la fine del percorso, viene mostrato un filmato ed il gioco procede al capitolo successivo.Il giocatore controlla il personaggio attraverso una visuale dall'alto e lo muove cliccando il mouse sul punto in cui vuole far giungere il personaggio. L'inventario degli oggetti che il giocatore ha raccolto può essere visualizzato cliccando sul personaggio. Con alcuni personaggi presenti nel gioco è possibile dialogare scegliendo fra alcuni argomenti proposti, che una volta affrontati sbloccano altri argomenti.

    Trailer
    https://m.youtube.com/watch?v=pcHtqS7tTU4

    Gameplay
    https://m.youtube.com/watch?v=PxOrT57ByRw
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